I dirigenti sindacali del sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), Raffale Munno e Donato Vaia, danno notizia che “questa mattina, un assistente di polizia penitenziaria ha rinvenuto, all’interno di alcuni tubi presenti nei locali caldaie, della sostanza stupefacente di colore marrone avvolta nel cellophane, poi accertato essere droga”.
Tiziana Guacci, segretario regionale del Sappe, evidenzia “ancora una volta la Polizia Penitenziaria, nonostante gli scarsi mezzi a disposizione e la carenza di personale, è riuscita a intercettare oggetti illeciti destinati alla popolazione detenuta”.
Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, rivolge un “plauso all’addetto dell’Area Esterna del carcere di Napoli “Secondigliano” e all’ispettore coordinatore del medesimo settore.
È soltanto grazie a colleghi capaci e professionali come loro se nelle carceri si riesce ancora oggi a garantire un minimo di legalità e sicurezza”, auspicando in favore dei colleghi che hanno rinvenuto la sostanza stupefacente “una proposta di formale riconoscimento di una delle ricompense previste per il personale di Polizia Penitenziaria”.
Capece ha parole di apprezzamento anche per il direttore del carcere, Giulia Russo, che “ieri, nel reparto T2, con una efficace opera di mediazione e persuasione, non disgiunta da una buona dose di sangue freddo, ha convinto un detenuto a posare un coltellaccio di cui si era proditoriamente impossessato, minacciando il personale, ed a rientrare in cella”.