“Poche ore fa si è consumata un'altra tragedia sulle strade di Napoli. Una mamma di 42 anni, che stava accompagnando i figli a scuola, è stata investita e uccisa sulle strisce pedonali in via Alessandro Volta, all'altezza del parcheggio Brin. Il bilancio delle vittime per investimento di pedoni in città sale così a 21 dall'inizio dell'anno.
È una strage silenziosa che non possiamo più tollerare” - dichiara la consigliera indipendente Marì Muscarà. L'incidente è avvenuto intorno alle 8.30. Il conducente dell'auto, un giovane di 22 anni, in stato di shock, è stato portato al pronto soccorso dell'Ospedale Pellegrini. Purtroppo, i sanitari del 118 intervenuti sul posto non hanno potuto fare nulla per salvare la vita della donna.
"È assurdo che una madre, nel compiere un gesto quotidiano come accompagnare i propri figli a scuola, perda la vita per la totale insicurezza delle nostre strade - aggiunge la consigliera. "Chiediamo le dimissioni dell'Assessore alla Mobilità, Edoardo Cosenza, corresponsabile di questa strage. Un consiglio comunale serio, invece di limitarsi a far cadere il numero legale per fingere una sterile opposizione, dovrebbe prendere atto dei fallimenti dell'amministrazione e agire di conseguenza. Cosenza ha sulla coscienza tutte queste vittime. È ora di fermare questo massacro".
Muscarà evidenzia anche la mancata applicazione delle norme sulla sicurezza stradale e sulla mobilità urbana: "I Piani Urbani del Traffico, come stabilito dall'Art. 36 del Codice della Strada, hanno come primo obiettivo il miglioramento della circolazione e la sicurezza stradale, soprattutto dei pedoni. Inaccettabile che la città sia priva del Piano di Mobilità, i cui obiettivi primari sono la sicurezza e la riduzione dell'inquinamento.
La prefettura e i sindaci vanno diffidati per non aver fatto rispettare queste norme. La situazione è insostenibile: nel 2023, 389 persone sono state investite e uccise a Napoli. La città è seconda in Italia per questo tragico primato”. La consigliera conclude con un appello per maggiori misure di prevenzione: "Il procuratore Gratteri ha detto bene: servono più uomini, più telecamere, più prevenzione. Ma serve soprattutto una classe politica che prenda sul serio la sicurezza dei cittadini. Non possiamo continuare a contare morti senza fare nulla."