Console "pirata" e milioni di giochi retrogaming, scatta sequestro GdF - VIDEO

FOTO - L'operazione partita a Torino riguarda anche le province di Napoli e Caserta: 9 indagati

Napoli.  

Contrasto alla contraffazione e alla pirateria, anche in Campania la "base" operativa di un gruppo criminale sgominato dal comando provinciale della Guardia di finanza di Torino nell'ambito dell'operazione ribattezzata "Coin-Up 80".

Nel mirino la vendita di console di gioco con milioni di videogame "piratati" delle più note software house mondiali di settore. Un mercato particolarmente fiorente che vede protagonisti soprattutto i videogame degli anni '80 e '90, rientranti nel fenomeno del cosiddetto "retrogaming".

L'attività investigativa ha riguardato le province di Torino, Vercelli, Milano, Bergamo, Varese, Bologna, Verona, Venezia, Napoli, Caserta e Bari. Sequestrate complessivamente 12mila console di gioco, su cui erano illecitamente memorizzati oltre 47 milioni di videogiochi “piratati”, per un controvalore quantificato in oltre 47,5 milioni di euro. 

Ricostruita anche la filiera distributiva delle console "pirata", tutte prodotte in Cina: avveniva attraverso i siti internet delle aziende italiane in ipotesi d’accusa coinvolte nell’illecito commercio (con sede nelle province di Torino, Napoli e Bari) e tramite la rete fisica di punti vendita di alcune delle stesse aziende (presenti all’interno di centri commerciali sul territorio nazionale, nelle province di Torino, Milano, Varese, Bergamo, Verona, Venezia, Bologna, Napoli e Caserta) nonché tramite uno dei più grandi marketplace mondiali. 

Nove le persone indagate per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, frode nell’esercizio del commercio, ricettazione e violazione al diritto d’autore.