Incendio ai Camaldoli. La collina si spoglia del verde e “si cosparge il capo di cenere”. Il Parco Urbano completamente bruciato. Borrelli: “Si trovi la mano ‘assassina’. Da rivedere il piano di prevenzione e di intervento.”
Il rogo innescatosi sulla collina dei Camaldoli lo scorso mercoledì, 19 giugno, ha continuato a bruciare per svariati giorni.
Prima il versante di Soccavo, poi è stato quello paure ed essere stato dato alle fiamme in vari punti. Perché è più che probabile che gli incendi, trattandosi più di uno innescati in momenti differenti, siano stati di origine dolosa.
Anche quando le fiamme sembravano essere state del tutto domante alcuni piccoli focolai ancora rimasti hanno ripreso vigore e dato vita a nuove energiche vampate.
Così, nonostante gli interventi dei mezzi aerei, l’incendio si è propagato per quattro giorni e i danni nonostante le rassicurazioni di Arpac sulla qualità dell’aria, appaiono già piuttosto evidenti e gravi. Il verde della collina è stato sostituito dal grigio delle ceneri. In alcuni punti si vedono i Camaldoli come scappucciati dal verde dei boschi per "cospargersi il capo di cenere”. Letteralmente.
Anche il parco urbani dei Camaldoli è stato completamente bruciato dalle fiamme come ha documentato un cittadino che si è rivolto al deputato dell’alleanza Verde-Sinistra Francesco Emilio Borrelli:
"Ecco quanto rimane del Parco Urbano dei Camaldoli di Napoli, abbandonato nel degrado e nell’incuria da anni, dopo i terribili incendi dolosi dei giorni scorsi. Un polmone verde e un patrimonio inestimabile di biodiversità ridotto a un mucchio di cenere.
Già dopo la prima notte di fuochi avevamo preannunciato dei gravi danni anche a causa degli interventi tardivi. È l’ennesimo attentato al verde e all'ambiente che il nostro territorio subisce che ora non dovrà restare impunito.
Ci aspettiamo una caccia all’uomo perché quasi certamente si tratta di dolo. I boschi non si incendiano per autocombustione, quindi a parte rare occasioni in cui si verificano incidenti provocati da malfunzionamenti, distrazioni, imperizie e irresponsabilità , dietro c’è la mano consapevole degli uomini.
Nel frattempo chiederemo ad Arpac di continuare a monitorare la situazione. Poi il piano di intervento e prevenzione va rivisto." - le parole di Borrelli.