Terremoto, Pozzuoli tra danni e paura: possibili nuove scosse

Il prefetto: lasciate vie di fuga libere. Il sindaco: evitare panico

terremoto pozzuoli tra danni e paura possibili nuove scosse

Domani vertice a palazzo Chigi presieduto dalla premier Meloni

Pozzuoli.  

“Al momento sono 350 le segnalazioni arrivate ma il numero è in aumento, 102 i sopralluoghi fatti, 37 i tecnici impegnati, 11 squadre dei vigili del fuoco, 18 i fabbricati sgomberati e 39 le famiglie evacuate. Allestite cinque aree di attesa evacuato il carcere femminile di Pozzuoli". Sono i dati forniti dal sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, nel corso della conferenza stampa per fare il punto sull'emergenza.

Il boato, fortissimo. E poi la terra, che sembrava volesse scoppiare. E' iniziata così la lunga notte di terrore dei Campi Flegrei: con la gente in fuga, le urla di paura, le auto in fila per scappare via. E quella che aspetta la comunità dei campi flegrei è una nuova lunga notte di attesa e incognite. Sono cinque le aree di accoglienza predisposte dal comune in sinergia con protezione civile e coc.

Lo sciame continua ma rallenta

E con una consapevolezza: non è ancora finita. E non finirà. Comuni come Pozzuoli e Bacoli alle scosse ormai ci sono abituati. Matteo e Rita vivono a Pozzuoli da 53 anni. Ma quando ieri, alle ore 20.10, hanno sentito il boato hanno capito subito che questa volta la storia era diversa.

"Ieri c' è stato il caos"

"Abbiamo vissuto in pieno il bradisismo, sentiamo la terra tremare ogni giorno ma ieri, ieri è stato il giorno più brutto di tutti - dice Rita - Quando sono arrivate le prime scosse non siamo scesi in strada, siamo anziani. Poi è arrivato il boato, in casa tremava ogni cosa, sembrava non dovesse finire mai. E poi la gente che urlava in strada, gli allarmi. Le nostre vite per un attimo si sono fermate, di sicuro sono cambiate".

Domani scuole chiuse

Anche domani intanto a Pozzuoli scuole chiuse.

Rammarico per il mancato ok al sisma bonus

“C'è rammarico per la mancata approvazione del sisma bonus. Stiamo facendo una verifica agli edifici privati ma non abbiamo alcun elemento, a oggi, che possa garantire a un privato di permettersi di mettere in sicurezza eventuali criticità che possano nascere sulle sue proprietà". Spiega Manzoni

-. "Noi perseguiremo su questa strada, avrò modo di incontrare il ministro Musumeci nei prossimi giorni. Andremo avanti sulla strada del sisma bonus perché è una necessità di fatto, poi ognuno si assumerà le sue responsabilità. Se ci sono altre parti d'Italia che hanno beneficiato del sisma bonus, non posso immaginare perché i Campi Flegrei non debbano avere lo stesso trattamento'', ha concluso Manzoni. Non è una situazione facile, la maggiore criticità è dovuta alla preoccupazione della popolazione". Lo ribadisce il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, in conferenza stampa. A chi gli chiede in merito alla paura della popolazione, al panico dovuto al non sapere cosa fare, il primo cittadino ha detto che "proprio il 30 ed il 31 maggio erano in programma delle simulazioni di evacuazioni. Ora ahimè stiamo affrontando una emergenza di fatto".

Serve informazione per la popolazione

"Se la situazione rientrerà, le prove le faremo lo stesso - ha aggiunto - sono consapevole che la popolazione va informata sempre di più". In merito alle vie di fuga, il primo cittadino ha anticipato che "la prossima settimana ci sarà una conferenza di servizi con Tangenziale e Regione Campania per portare al vaglio della conferenza i progetti delle rampe di via Campana. Grazie all'intervento della Regione abbiamo poi temporaneamente recuperato il parcheggio di via Asiago". 

Con il bradisismo si deve convivere

"Con il bradisismo, ci piaccia o no, dobbiamo convivere. Come? Incrementando la resilienza, mitigando e prevedendo i rischi, e proseguendo sull'azione che dovevamo iniziare e che abbiamo iniziato da mesi". A dirlo, in conferenza stampa, il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, in merito allo sciame bradisismico dei Campi Flegrei. "Il fenomeno - ha aggiunto - è monitorato da sempre con strumenti all'avanguardia. Stiamo continuando a fare sopralluoghi, avrò un report a breve. Ho disposto l'ordinanza di chiusura delle scuole finché non avrò un quadro chiaro, penso entro stasera, e poi faremo le valutazioni insieme ai tecnici. Ho disposto la chiusura del cimitero dove ci sono state criticità". Il primo cittadino puteolano ha poi concluso: "C'è la sinergia totale di tutti gli enti, mi ha chiamato il ministro Musumeci, ieri abbiamo avuto la presenza del presidente De Luca". 

Lo sciame sismico rallenta

Intanto la caldera della solfatara resta osservata speciale, mentre lo sciame sismico rallenta ma non è finito, spiega il direttore dell'osservatorio vesuviano che dice: non si registra fortunatamente un aumento della velocità di sollevamento, che attualmente è di 2 cm/mese, e neanche variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all'andamento precedente.

La cronostoria dell'emergenza

Questa volta è stato diverso. Questa volta la forte scossa e l'intenso sciame sismico che l'ha accompagnata hanno sì provocato l'evacuazione di una ventina di stabile e lo sgombero di oltre 40 famiglie, ma soprattutto diffuso paure e generato incertezze profonde in migliaia di abitanti dei Campi Flegrei sul futuro, nonostante le rassicurazioni della comunità scientifica che monitora costantemente l'evolversi della situazione che interessa complessivamente 500 mila persone. Ci si era quasi, si può dire, abituati a quei sobbalzi a scadenza variabile legati all'annoso fenomeno del bradisismo.

La scossa più forte da 40 anni

Ma lo zenit del terrore alle 20,10 di ieri con la scossa di magnitudo 4.4 (la più forte degli ultimi 40 anni) avvertita in diversi comuni della provincia di Napoli e alcuni quartieri della città e lo sciame, iniziato poco prima delle 20, e che ha concentrato in poche ore oltre 150 scosse, hanno segnato una sorta di 'rottura' rispetto all'equilibrio del passato, alla convivenza forzata con il sommovimento della terra. Aprendo la strada a incubi e foschi scenari.

Domani vertice con Meloni

Domani la premier Giorgia Meloni presiederà un vertice a Palazzo Chigi con i ministri interessati. Secondo quanto spiega il responsabile della Protezione Civile, Nello Musumeci, ci saranno "eventuali ulteriori interventi da parte del governo, dopo quelli già promossi e in corso di attuazione con il decreto legge dell'ottobre scorso. Sono in costante contatto con il presidente del Consiglio che segue sin da ieri sera la situazione".

Manfredi rassicura i napoletani

Il primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi, sindaco metropolitano, rassicura i cittadini ma annuncia comunque la predisposizione di aree di accoglienza, in caso di necessità. Domani, comunque, in città le scuole saranno regolarmente aperte (resteranno chiuse invece a Pozzuoli, così come le palestre).

Il prefetto: vie di fuga libere

Il prefetto Michele di Bari ha presieduto una serie di riunioni. "E' stato terribile, abbiamo visto l'inferno", le prime parole di chi è sceso in strada dopo il terremoto. "E ora, che succede?", si domanda qualcun altro.400 brandine sono state fatte arrivare a Pozzuoli a scopo precauzionale. I cittadini ribadiscono la loro preoccupazione: le vie di fuga devono essere libere da ostacoli e non ostruite da cantieri. E da questa mattina sono iniziate verifiche tecniche da parte delle squadre di ingegneri della protezione civile regionale specializzate. Le verifiche vedono un coordinamento delle attività del sistema di protezione civile composto da Dipartimento Nazionale, Vigili del Fuoco, Regione Campania e Comune di Pozzuoli presso il Centro Operativo Comunale. I controlli, evidentemente proprio con l'obiettivo di tranquillizzare la popolazione, avverranno anche all'interno delle abitazioni su richiesta dei cittadini. Circa 300 finora le segnalazioni relative ad edifici.