“Un arretramento della democrazia e della libertà”: il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, di nuovo all’attacco del Governo sull’ipotesi di riforma della giustizia.
In una intervista al Fatto Quotidiano, la guida dei pm partenopei contesta le limitazioni all’uso del trojan per le intercettazioni: “Un favore ai centri di potere e chi vive di corruzione. La pubblica amministrazione è la porta d’ingresso dei clan”, il monito di Gratteri.
Dal Procuratore capo di Napoli giudizi negativi anche sui “bavagli” ai giornalisti e sulla stretta ai sequestri di smartphone e pc, per i quali serve l’autorizzazione preventiva del gip.
“Riforme – il duro commento di Gratteri – che ci rendono sempre più simili all’Africa del Nord”.