Gratteri: "Vittime non denunciano crimini perché non si fidano dello Stato"

Il procuratore di Napoli: "Serve efficienza, ma anche noi dobbiamo essere più credibili"

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Napoli.  

"La coerenza è fondamentale. La gente, gli usurati, gli estorti non sono masochisti. Spesso non denunciano perché non si fidano dello Stato, non si fidano di noi. Allora è uno sforzo che noi dobbiamo fare, a spiegare la non convenienza a non delinquere, la non convenienza a non denunciare. C'è bisogno di uno Stato più efficiente. Noi uomini delle istituzioni dobbiamo essere più seri e ancora più impegnati". Lo ha detto il procuratore di NAPOLI , Nicola Gratteri, intervistato da Giorgio Zanchini nella trasmissione Radio anch'io su Rai Radio 1 in occasione della Giornata per la memoria delle vittime innocenti della mafia. "Io - ha aggiunto Gratteri - curo molto, negli uffici dove vado, l'aspetto della credibilità. Non basta essere onesti, bisogna anche apparire tali. Io dico ai miei colleghi: quando la sera andate in un locale a mangiare la pizza, fate attenzione. Voi non sapete chi sono gli altri, gli altri sanno chi siete voi. Quando vi volete divertire, prendete la macchina, il treno, l'aereo e andate a 100 chilometri dal luogo di lavoro. E' importante essere credibili. Se la gente non bussa alle nostre porte, spesso è perché non siamo credibili e spesso è perché non siamo riusciti a spiegare la nostra serietà, la nostra dedizione, la nostra efficienza. Quindi c'è anche un difetto di comunicazione e di comportamenti"