Terremoto a Napoli, trema il Vesuvio a 80 anni dall'ultima eruzione

La dottoressa Bianco dell'osservatorio Vesuviano: nessuna correlazione con i Campi Flegrei

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Pollena Trocchia.  

Torna a tremare la terra alle pendici del Vesuvio, per una singolare coincidenza quando mancano pochi giorni all'anniversario dell'ultima eruzione, risalente al 1944. Questa sera, alle 19.08, un sisma di magnitudo 3 è stato distintamente avvertito da decine di migliaia di persone in un'area densamente popolata, che va dalla periferia est di Napoli ai comuni di Pollena Trocchia, Massa di Somma e Sant'Anastasia. Molte famiglie, specie residenti ai piani alti, sono scese in strada, le verifiche tecniche sono in corso ma al momento non si segnalano danni a persone o cose. Da mesi è un'altra area sismica a suscitare preoccupazioni nel Napoletano, quella dei Campi Flegrei: l'ultima forte scossa otto giorni fa, il 3 marzo, un sisma di magnitudo 3,4 con epicentro nel mare di Bagnoli. Oggi invece il sisma è partito dalle profondità del Vesuvio, vulcano dormiente sorvegliato speciale che per ora non fa registrare segnali di particolare pericolo. Già due giorni fa, il 9 marzo, un sisma di più lieve entità (magnitudo 1,4) si era verificato alle 18.29, senza suscitare nessun allarme. Tra una settimana ricorreranno 80 anni dall'ultima eruzione del Vesuvio, iniziata il 18 marzo 1944 in piena seconda guerra mondiale. Una ricorrenza che verrà ricordata dal 17 al 19 marzo con tre giornate di visite guidate alla sede storica dell'Osservatorio vesuviano e ai luoghi del vulcano, aperte alle famiglie e agli studenti delle scuole della "zona rossa" individuata dal Piano nazionale della protezione civile, iniziativa promossa dall'Osservatorio vesuviano dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, dal Dipartimento della protezione civile dalla Protezione civile della Regione Campania e dall'Ente parco nazionale del Vesuvio. Ricorrenza che, si sottolinea dalla Regione, vuole anche e soprattutto sviluppare, specie tra gli studenti, la conoscenza del vulcano e la consapevolezza del rischio.