Un orrore senza fine, con ogni violenza filmata con i cellulari e con i video che poi facevano il giro del quartiere. Fino a quando la voce è arrivata ad uno dei fratelli delle due cuginette ripetutamente stuprate dal branco. E' quanto ricostruito dalle procura per i minorenni e di Napoli nord nell'ambito dell'inchiesta sugli abusi sessuali al Parco Verde di Caivano.
Arrestati 9 ragazzi - 7 dei quali minorenni - così come disposto dal gip del tribunale. Le vittime sarebbero state costrette a subire minacce e violenze e, nonostante le reiterate richieste di smetterla, sarebbero state minacciate e abusate. A uno dei minorenni viene contestato anche di "aver prodotto un video a contenuto pedopornografico" data l'età delle vittime "mentre la ragazza era costretta a subire un rapporto sessuale completo", con l'aggravante che il fatto è stato commesso "nei confronti di una minore di 14 anni", come si legge nell'ordinanza.
Agli atti dell'inchiesta sullo stupro ai danni di due cuginette avvenuto a Caivano ci sono tre video delle violenze. I filmati sono stati recuperati dai carabinieri sui cellulari di alcuni degli indagati. Le immagini sono state poi sottoposte alle piccole vittime degli abusi che hanno riconosciute se stesse nei filmati e hanno identificato i responsabili. In uno di questi video si sente anche una voce maschile avvertire i presenti che "sta il capraio con le pecore", un modo offensivo per indicare le ragazze che stanno subendo violenza.
"Le bimbe vittime degli abusi hanno già iniziato dei percorsi, così come le loro famiglie, ma è presto per dire se e quando potranno tornare in famiglia". E' quanto annunciato dal procuratore dei minori di Napoli, Maria de Luzenberger Milnersheim, che ha poi spiegato che "è ancora presto per dire se questi percorsi verranno fatti fuori Caivano".
Lo Stato c'è, ha ribadito la guida dei pm, che allo stesso tempo ha evidenziato lo scarso numero di assistenti sociali in un territorio complicato come quello di Caivano e del Parco Verde.