Moto contro auto: muore a 15 anni, la tragedia di Anna. "Famiglia distrutta"

Il dramma a Giugliano in Campania

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Giugliano in Campania.  

 Un incidente drammatico ha spezzato la vita di Anna Sommella, appena 15 anni, di Varcaturo, una frazione di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli. Ieri sera, la ragazza era in sella ad una moto di grossa cilindrata guidata da un coetaneo che, per cause da accertare, si è scontrata con un'auto: al volante un 39enne che guidava nonostante la patente gli fosse stata revocata. - "La nostra famiglia è distrutta dal dolore, meravigliosa Anna". Lo scrivono sui social i familiari della ragazza.  Lo scontro è avvenuto in viale Pini Nord. Anna, sbalzata dalla moto, è morta sul colpo. Solo lievi lesioni per gli altri due. Per loro una denuncia per omicidio stradale. Sequestrati i due veicoli coinvolti. Il guidatore dell'auto era senza patente dal 2009. Gli era stata revocata - secondo quanto riferito da alcune agenzie - perché trovato alla guida sotto effetto di stupefacenti. Secondo quanto accertato dai carabinieri di Licola, l'auto che ha travolto i due ragazzi in moto era anche senza assicurazione. La moto, invece, è risultata assicurata.Momenti di tensione al pronto soccorso del Santa Maria della Grazie di Pozzuoli. Quando, nella notte di ieri, si è diffusa la notizia dell'incidente, lo zio del ragazzo che guidava la moto ha aggredito il personale medico e sanitario, perché, a suo avviso, non stava prestando le 'giuste' attenzioni al nipote.

L'uomo, un 35enne già noto alle forze dell'ordine, è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio.E mentre la famiglia della giovane vittima si dice "distrutta dal dolore" per la perdita della "meravigliosa Anna", il sindaco di Giugliano Nicola Pirozzi chiede di rimandare le polemiche. "La morte della giovane Anna è una tragedia che sconvolge tutta la nostra comunità e ci lascia sgomenti. Io, come padre di una ragazza di 17 anni, sto male. Nonostante questo - spiega il sindaco - invito tutti a non fare polemiche inutili e poco opportune. E non parlate di strada killer: quella strada - spiega - era letteralmente una 'selva oscura' ed è stata restituita alla comunità poche settimane fa, con il manto stradale sistemato e la segnaletica nuova. Da quanto emerge sembrerebbe vi siano altre responsabilità legate a chi guidava, ma questo è il momento del dolore e non delle polemiche".