Stupri Caivano, la mamma della 12enne: "Ci minacciano, voglio incontrare Meloni"

La donna invoca l'aiuto delle istituzioni per lasciare il Parco Verde

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Caivano.  

"Stiamo subendo minacce dal quartiere, hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro: ho bisogno di parlare con la presidente Meloni, voglio parlare con lei. Domani venga nella scuola frequentata da mia figlia e da mia nipote". E' questo, in sintesi, lo sfogo che la mamma della 12enne vittima di abusi sessuali nel Parco Verde di Caivano ha affidato all'avvocato Angelo Pisani che ha incontrato in queste ore. Al fratello della 12enne vittima delle violenze è stato rubato lo scooter e anche questo episodio viene interpretato dalla famiglia come una minaccia. 

"Stiamo subendo minacce dal quartiere, hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro: ho bisogno di parlare con la presidente Meloni, voglio parlare con lei. Domani venga nella scuola frequentata da mia figlia e da mia nipote".

Telefoni sotto esame degli esperti: un mese per trovare tutte le tracce dell'orrore 

E sono ore decisive per le indagini sugli stupri di gruppo avvenuti nel Parco Verde. La procura di Napoli nord ha conferito l'incarico per le perizie dei cellulari dei due maggiorenni coinvolti nell'indagine all'ingegnere Giuseppe Testa specialista di fama. Stesso provvedimento è stato emesso dalla procura dei minori sui cellulari dei minorenni coinvolti. Ma nel frattempo la tensione sociale nel quartiere sta superando il livello di guardia. Gli esperti dovranno ricostruire tutte le conversazioni in chat esaminare i tabulati e confrontare le celle.

Da cinque giorni le attività di spaccio sono ferme, il quartiere è sotto assedito dei media e delle forze dell'ordine.

Intanto il legale della vittima, Clara Niola, lancia un appello: Dobbiamo insegnare a giovani uso del web

"Quanto accaduto a Caivano fa comprendere ancora di più, se ce ne fosse bisogno, quanto sia necessario un intervento teso a far comprendere ai nostri giovani i maggiori rischi dell'uso improprio del web e la maggiore lesività che la diffusione di messaggi chat e video possono produrre sulle potenziali vittime". A parlare è l'avvocato Clara Niola, legale di una delle due famiglie coinvolte negli stupri di Caivano che hanno visto vittime due bambine di 10 e 12 anni. L'avvocato Niola, professionista da sempre in campo per la tutela dei minori, sarà domani a Caivano per la visita della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. "Anche il rappresentanza del Cam Telefono Azzurro - prosegue Niola - voglio ricordare che la triste vicenda ci spinge a essere più attivi e più presenti nelle cosiddette zone calde del nostro territorio e la presenza delle alte istituzioni mi conferma la volontà politica e sociale di intervento". "Non pensiamo quindi a cosa avremmo potuto fare per evitare che questa ulteriore tragedia - conclude l'avvocato Niola - ma domandiamoci cosa possiamo ancora fare, e quali strategie possiamo mettere in campo sinergicamente, per aiutare tutti i nostri giovani a costruirsi un futuro migliore".