Sorrento, alla marina di Puolo un motoscafo investe la barca di un pescatore

Giorni fa l'incendio di una barca per fortuna senza danni alle persone, mercoledì tragedia sfiorata

sorrento alla marina di puolo un motoscafo investe la barca di un pescatore

Troppe imbarcazioni oltre a elevare i rischi di collisioni generano moti ondosi che danneggiano i pescatori e anche i lidi balneari dove a risentire delle onde sono soprattutto bambini e anziani. L'impennata di "Ncc del mare" e il nuovo business.

Sorrento.  

Ormai gli incidenti a mare fanno il paio con quelli che si registrano sulle strade e questo è dovuto all'aumento vertiginoso di natanti che ingolfano le acque della penisola sorrentina e della costiera. Mercoledì l'ultimo incidente, al largo di Puolo tra Sorrento e Massa Lubrense in piena area marina protetta. Un motoscafo ha investito e affondato una barca da pesca e il suo occupante è stato ricoverato in ospedale.

L'allarme su una situazione di oggettiva criticità della "mobilità via mare" lo suona ancora una volta l'Area Marina "Punta Campanella" col direttore Lucio De Maio: "Nonostante l'impegno della Capitaneria di Porto e i controlli sia preventivi che repressivi con numerose sanzioni elevate, la situazione resta difficile, non solo da un punto di vista ambientale ma anche e soprattutto per una questione di sicurezza".

La Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, guidata dal comandante Rosamarina Sardella, insieme all'ufficio Locamare di Massa Lubrense con il comandante Paolo Castaldo, da settimane è impegnata costantemente in attività di prevenzione e repressione. A bordo del gommone i militari controllano le varie zone dell'Area Marina, informando i diportisti riguardo il regolamento del Parco. Sotto osservazione soprattutto l'ancoraggio e il transito in zona vietata o sottocosta, l'elevata velocità e l'utilizzo di mezzi vietati nell'area protetta, come gli acquascooter. Sono state comminate anche diverse sanzioni.

Intanto l'Amp Punta Campanella ha ricevuto alcune segnalazioni sul moto ondoso creato dalle barche che navigano ad alta velocità. Alcuni pescatori che collaborano con il Parco in progetti di studio e monitoraggio lamentano infatti difficoltà a operare con un mare agitato dalle onde dei motoscafi. Anche alcuni gestori di lidi segnalano il problema delle onde che creano difficoltà per i bagnanti più fragili, come anziani o bambini..

"L'impegno profuso dalla Capitaneria è fondamentale e sta portando risultati importanti. Per questo ringrazio il Capitano Sardella il comandante Castaldo - aggiunge De Maio - Invitiamo, ancora una volta, i diportisti a informarsi bene sul regolamento del Parco e a rispettarlo. A mantenere una velocita moderata per evitare incidenti gravi e rovinarsi la gita in mare. C'è anche uno strumento prezioso come l'App Blue Discovery da poter scaricare gratuitamente e utilizzare sugli smartphone per navigare senza correre il rischio di transitare o ancorare in zone vietate. Il numero di natanti che si dirige verso le nostre zone in estate è davvero notevole. C'è quindi bisogno della collaborazione di tutti per rispettare il mare, l'ambiente e la sicurezza di ognuno".