Terrore in casa, falsi finanzieri rapinano imprenditore ma il colpo finisce male

E' successo ad Acerra nel Napoletano. I banditi avevano la pettorina della Guardia di Finanza

terrore in casa falsi finanzieri rapinano imprenditore ma il colpo finisce male

La vittima, un 35enne, però è riuscita a liberarsi; c'è stata una colluttazione con i rapinatori. Nel frattempo la moglie dell'imprenditore ha chiamato i carabinieri che in pochi minuti sono giunti sul posto.

Acerra.  

Si sono presentati dinanzi alla porta di casa di un imprenditore di Acerra, indossando le pettorine con la scrtitta 'Guardia di Finanza', hanno detto che avrebbero dovuto eseguire una perquiszione. Ma una volta in casa hanno messo a segno una rapina legando ai polsi, dinanzi alla moglie e ai figli, il padrone di casa.

Il fatto è accaduto nella mattina di ieri, poco dopo le 7, ad Acerra, nel Napoletano. La vittima, un 35enne, però è riuscita a liberarsi; c'è stata una colluttazione con i rapinatori. Nel frattempo la moglie dell'imprenditore ha chiamato i carabinieri che in pochi minuti sono giunti sul posto. I militari sono riusciti a bloccare due rapinatori mentre altri due sono fuggiti portando via ciò che potevano. In manette sono finiti Giuseppe Beneventano, 45 anni, e Luigi Mancinelli, 37 anni, che era in semilibertà. Devono rispondere a dissequestro di persona, lesioni e rapina. Nelle vicinanze dell'abitazione i carabinieri hanno ritrovato una utilitaria. All'interno c'erano un lampeggiante di colore blu in uso alle forze dell'ordine, una mascherina chirurgica di colore nero con stemma della Gdf, un paio di manette in plastica di colore argento, due cappellini con visiera recanti lo stemma 'Gdf' , una scacciacani, 1 pettorina di colore blu con una scritta "Guardia di Finanza" e 2 targhe per autoadesive incollate su quelle originali.

Trovata anche l'intera refurtiva appena rubata e restituita al proprietario. A causa della colluttazione vittima e rapinatori sono stati ricevuti in ospedale. L' imprenditore ne avrà per 10 giorni mentre uno dei due arrestati è stato dimesso con 7 giorni di prognosi. Ora sono in corso indagini dei carabinieri della compagnia di castello di cisterna e della stazione di Acerra per individuare gli altri due complici e per verificare se i quattro si siano resi responsabili in questi giorni di reati simili nella zona a nord di Napoli.