Caso Cozzolino, i legali: "Sue condizioni incompatibili con il carcere"

Rinviata l'udienza per l'estradizione dell'eurodeputato, avvocati al contrattacco

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Napoli.  

"Abbiamo chiesto di sapere qual è l'atto o l'attività che richiede la presenza di Cozzolino in Belgio e lo abbiamo fatto perché pensiamo che il mandato di arresto europeo avesse altre finalità. E' stato preferito all'ordine investigativo europeo, che sarebbe stato lo strumento più adatto perché in Belgio c'è una concezione carcerocentrica del sistema giudiziario". 

Lo hanno sottolineato gli avvocati Federico Conte e Dezio Ferraro, legali dell'europarlamentare Andrea Cozzolino, indagato dalla Procura federale belga nell'ambito del Qatargate, al termine dell'udienza davanti ai giudici della sezione misure di prevenzione della Corte di Appello di Napoli.

 "Riteniamo che il mandato di arresto sia una forzatura - hanno aggiunto Conte e Ferraro - in violazione del principio che in Italia tutela la libertà personale. Non basta semplicemente dire che quel cittadino ha commesso un dato reato e fornire a supporto di queste affermazioni giustificazioni generiche per privarlo della libertà", ha sostenuto l'avvocato di Cozzolino che ha aggiunto: "In Italia questo è contrario all'articolo 13 della Costituzione". Infine è stato chiesto al Belgio "quale sia l'inquadramento nell'ordinamento giudiziario nazionale dei servizi segreti, cioè se i servizi segreti possono o meno svolgere funzioni di polizia giudiziaria. In Italia non è così, come previsto dal principio di separazione dei poteri" . 

I due legali hanno consegnato ai giudici una relazione medico-legale del professor Massimo Niola dell'Università Federico II, ordinario di medicina legale, secondo il quale, hanno spiegato in ultimo i due legali, "le condizioni di Cozzolino sono incompatibili con la carcerazione in una struttura simile a quella descritta nella relazione giunta dal Belgio", e il parere di un ordinario di diritto costituzionale della Luiss di Roma, Raffaele Bifulco, "sulla configurazione di illegittimità costituzionale, qualora non ci venisse fornita risposta ai quesiti posti".