Omicidio chef Costa a Roma, il pizzaiolo napoletano confessa: "Sono stato io"

Una lite violenta e poi lo sparo in testa mentre Emanuele Costanza era al volante

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Il delitto ieri sera nel quartiere Esquilino. Si indaga per chiarire il movente

Napoli.  

Ucciso con un colpo alla testa mentre era al volante di una Mercedes davanti al suo locale. E' accaduto ieri sera intorno alle 19.30 in via Germano Sommeiller,nel quartiere Esquilino a Roma. Una lite violenta e poi lo sparo che ha ucciso  Emanuele Costanza, romano di 41 anni, conosciuto come “chef Costa”, cuoco e titolare del ristorante Osteria degli artisti. 

Il killer, con abiti insaguinati,  poco dopo è andato al commissariato di polizia di via Statilia dove si è costituito: «Sono stato io.Abbiamo litigato». L’arma del delitto è stata lasciata accanto alla vittima. Si tratta di F. G. 43 anni  originario di Napoli e socio della vittima in un altro locale.

Gli agenti della squadra Mobile sono a lavoro per chiarire il movente. Dai primi accertamenti sia la vittima  che il killer, hanno precedenti per droga. Tra le ipotesi dunque, è che dietro l’uccisione possa esserci un debito maturato nell’ambiente dello spaccio.

Ma si segue anche la pista dei soldi che giravano intorno al locale di via Sommeiller che lo chef aveva rilevato nel 2019. lo chef pare abbia avuto problemi economici  negli ultimi mesi e la saracinesca del locale è andata a fuoco. Forse un avvertimento per un debito non saldato. I poliziotti non escludono che ad armare la mano del killer possano essere stati anche motivi personali, dissapori degenerati nel corso dei mesi.