Incendio nel Maschio Angioino, fiamme in un deposito: "Rogo di natura dolosa"

Il rogo è divampato alle 2.30

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Napoli.  

Un incendio è divampato stanotte, intorno alle 2.30, in un locale nel Maschio Angioino, lo storico castello medievale e rinascimentale, tra i simboli della città di Napoli. Le fiamme hanno interessato il deposito degli uffici nella Torre dell'Oro e hanno danneggiato alcuni documenti. La Pinacoteca e la Sala della Loggia non sono state raggiunte dalle fiamme. 

"Natura dolosa"

Il Comune di Napoli fa sapere che l'incendio è "di natura dolosa". Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, agenti della Polizia Municipale, le forze dell'ordine e il dirigente del Servizio Cultura Massimo Pacifico.  Il sindaco Gaetano Manfredi è stato costantemente aggiornato sullo svolgimento delle operazioni. Intorno alle 4.30 l'incendio è stato domato. L'area interessata, laterale rispetto all'ingresso del pubblico, è stata posta sotto sequestro. Le forze dell'ordine stanno conducendo le indagini per identificare gli autori del gesto. 

"Si trovino i responsabili"

"E’ inquietante quanto accaduto questa notte a Napoli in due luoghi simbolo della città. Il solo fatto che sia possibile introdursi liberamente all’interno di Palazzo Reale e del Maschio Angioino è preoccupante. Che poi si possano forzare gli uffici della Soprintendenza e, poco distante, appiccare un incendio all’interno di una torre del castello è assolutamente inaccettabile. Chiedo che vengano svolte delle indagini approfondite per ricostruire quanto accaduto e individuare i responsabili”. E’ quanto afferma Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra. 

“E’ necessario capire – aggiunge – se i due eventi siano collegati e se alle spalle possa esserci un disegno strutturato. Senza dubbio va aumentato il livello di sicurezza di questi edifici, evidentemente insufficiente. Il patrimonio culturale della città va difeso a ogni costo. Stanotte si è corso un rischio gravissimo, sia per i potenziali danni al patrimonio storico artistico della città, sia per i danni all’archivio del Comune. In queste strutture – conclude – sono custoditi documenti importantissimi per la vita della città, la loro distruzione sarebbe un danno inimmaginabile. Si faccia massima luce su questa vicenda davvero preoccupante”.