L'ultima "diretta" settimanale del Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca ha trattato ampiamente la problematica del trasporto ferroviario della Circumvesuviana sulla tratta Sorrento-Napoli-Sorrento e la proposta lanciata da De Luca di far sostenere i maggiori oneri di potenziamento delle rete ai Comuni ha suscitato una dura presa di posizione da parte degli attori economici che hanno respinto al mittente proposte giudicate "irricevibili".
Sergio Fedele (Atex): noi ci siamo battuti per il tavolo sull'accessiibilità e chiediamo di aumentare le corse
A dar voce alla protesta è, ancora una volta, Sergio Fedele presidente campano di Atex, l'associazione degli extralberghieri, da tempo impegnato a costruire una rete tra tutti gli operatori e le pubbliche amministrazioni del territorio sfociata recentemente nell'istituzione di un "tavolo dell'accessibilità" a livello prefettizio preposto a valutare la portata degli interventi da attuarsi per gestire i grandi numeri dei flussi turistici nell'area.
Sulla proposta formulata dal tavolo di aumentare le corse direttisime tra Sorrento e Napoli si sono concetrate le critiche di De Luca cui ha risposto con determinazione Fedele con l'itento di ribaltare lo storytelling dell'Eav che ha prospettato di migliorarsi e ammodernarsi entro il 2025.
Scendiamo nel dettaglio della critiche mosse da Luca e dalla controdeduzioni di Fedele. "La sua preoccupazione è che, se si esagera ad aumentare le corse, si ha un effetto negativo e cioè che i treni si guastano più velocemente. La nostra richiesta per fronteggiare l'emergenza prevede solo 3 corse aggiuntive direttissime al giorno sulla tratta Napoli-Sorrento rendendo poi direttissime almeno altre 5 corse al giorno tra quelle che oggi fermano nei Comuni che precedono la Penisola Sorrentina velocizzando moltissimo i tempi di percorrenza.
15 mln di euro per potenziare le corse, ma i Comuni non possono sostenere la spesa
Questo intervento può e deve essere sopportato da questi Comuni che, a differenza di quelli peninsulari, hanno sia una seconda linea ferroviaria gestita da Ferrovie dello Stato sia un'uscita autostrade". Qui la critica rivolta a De Luca da Fedele si fa tagliente: "Non vorremmo che la preoccupazione di perdere consensi e voti in tali Comuni, che hanno una densità abitativa elevatissima e quindi un altissimo potere elettoral, a non aver fatto fino a oggi prendere questa decisione imprescindibile. La preoccupazione economica è inaccettabile: lei ipotizza che questo incremento di corse avrebbe un costo di 15 milioni e invita in qualche modo i Sindaci della Penisola Sorrentina a mettere mano ai loro bilanci. Circostanza che si tradurrebbe nel prendere tali risorse dai cittadini residenti in questi Comuni".
A parte il fatto che le disponibilità degli enti locali non sarebbero in grado di assicurare la copertura di tale intervento, Fedele evidenzia altri aspetti della questione: "il primo è che il servizio rientra negli obblighi che competono ai trasporti regionali. Il secondo è che la Regione Campania ha investito e sta investendo per i trasporti nei territori a Lei cari (Salerno-Cilento) centinaia di milioni di euro: una montagna di risorse che non vengono chieste ai Comuni di quei territori. Terzo è che Lei sembra dimenticare l'incidenza del contributo economico della Penisola Sorrentina sul Pil Campano. Il quarto è che siamo arrivati a tale situazione per le scellerate gestioni e responsabilità di Eav degli anni scorsi e per aver voluto concentrarsi unicamente sul risanamento della situazione debitoria di questa società mentre si faceva diventare obsoleto il servizio. Aggiungiamo a questo anche il costo degli gli autobus aggiuntivi sulla Napoli-Sorrento (nuovi o affittati) in attesa dei nuovi treni, proposta che abbiamo recentemente aggiunto al nostro documento consegnato al Prefetto".