I 171 operatori del ruolo sanitario e sociosanitario dell’Asl Napoli 3 Sud ammessi alla procedura di stabilizzazione, hanno prestato giuramento nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca e il direttore generale dell’azienda sanitaria con sede a Torre del Greco Giuseppe Russo.
Giuseppe Russo: le risorse umane sono la ricchezza più grande
Dopo il benvenuti nell’Asl Napoli 3 Sud ed un in bocca al lupo per il percorso lavorativo intrapreso, “La stabilizzazione del personale - ha spiegato il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo - consente di migliorare le performance in termini di offerta sanitaria e assistenziale e, nel contempo, di guardare al futuro con maggiore serenità ed ottimismo. Le risorse umane - ha aggiunto - sono l’energia imprescindibile, la ricchezza più grande, per le organizzazioni che si occupano di salute, di cura e di servizi alle persone. D’altronde, l’azienda è impegnata in un forte programma di implementazione delle strutture e dei servizi: nuovo ospedale della Penisola Sorrentina, rafforzamento di quelli di Boscotrecase e Torre del Greco, ristrutturazione dell’ospedale di Nola, la risonanza magnetica e l’emodinamica al San Leonardo di Castellammare, telemedicina, maggiore integrazione tra strutture ospedaliere e territoriali, etc. Infine, un doveroso ringraziamento per l’impegno che ognuno di voi, senza mai risparmiarsi, ha profuso durante la difficile fase della pandemia da covid 19”.
Il giuramento dei neo assunti, l'infermiera Martina Pontendoro e l'operatore socio sanitario Sergio De Paola
Poi, la cerimonia vera e propria con la lettura della formula del giuramento da parte del più giovane, l’infermiera Martina Pontedoro, e del più anziano l’operatore socio sanitario Sergio De Paola dei neoassunti con la consegna da parte del presidente De Luca dei primi statini paga.
“Oggi - ha affermato De Luca - siamo impegnati in un gigantesco programma di rilancio della sanità regionale. Dobbiamo innanzitutto recuperare i ritardi che si sono accumulati negli anni del covid a cominciare dagli screening oncologici, l’assistenza domiciliare agli anziani; continuare il buon lavoro già fatto con i centri antidiabete con il dimezzamento del numero delle mutilazioni, il rafforzamento della medicina territoriale, la realizzazione delle case di comunità con adeguate risorse in termini di personale che ancora oggi scarseggia. Un problema che nei prossimi anni sarà ancora più pesante con il pensionamento di tantissimi medici che sarà molto difficile sostituire. La speranza è che tutto questo non rientri in un progetto più complessivo di indebolimento della sanità pubblica a favore di quella privata. La nostra parte l’abbiamo fatta con la stabilizzazione di migliaia di operatori e l’indizione di decine di concorsi. C’è anche una proposta di legge per dare la possibilità di essere stabilizzati ai cosiddetti somministrati (dipendenti di cooperative e strutture simili, ndr.)”.