Scontri tra tifosi napoletani e romanisti: ci sono i primi arresti

In manette un ultrà azzurro della curva A e nella notte nuovi arresti

scontri tra tifosi napoletani e romanisti ci sono i primi arresti

Le indagini proseguono senza sosta, almeno 300 le persone da identificare

Napoli.  

La digos di Napoli ha proceduto all’arresto in flagranza differita di un tifoso partenopeo con precedenti aderente al gruppo brigata Carolina sedente della curva A dello stadio Diego Armando Maradona. Il tifoso, tratto in arresto per possesso di oggetti atti ad offendere nei luoghi interessati dal transito di coloro che assistono a manifestazioni sportive e denunciato per rissa aggravata, è stato riconosciuto attraverso la visione ed analisi delle immagini contenute nei video relativi agli scontri tra tifosi napoletani e romanisti avvenuti presso l’area di servizio Badia al Pino in provincia di Arezzo.

Aggiornamento

Accertata la responsabilità negli scontri anche di altri quattro ultras: tre romanisti tra cui un volto storico della curva sud ferito ad una gamba durante la guerriglia. In totale gli arresti finora sarebbero saliti a cinque.

Un duro lavoro per gli inquirenti, sono almeno 300 le persone da identificare. Uno scontro che sarebbe stato già deciso e programmato in chat tra le due tifoserie. 

"Attraverso le nostre fonti - spiega il questore di Arezzo, Maria Luisa Di Lorenzo - abbiamo rilevato che ci sono stati contatti tramite messaggi e chat, da cui si può ipotizzare che si erano dati una sorta di appuntamento in autostrada per cercare quindi lo scontro fisico. La modalità può far pensare anche ad un agguato, dato che i napoletani si sono fermati ad aspettare gli altri alla stazione di servizio anziché proseguire il viaggio."