A dare clamore mediatico al fatto è stato Guglielmo Allodi che ieri ha pubblicato sul suo profilo facebook un post che senza troppi giri di parole denunciava un'inadempienza da parte dei servizi sanitari locali. Il caso è quello del rinvenimento di un gabbiano con un'ala spezzata alla Marina di Puolo e alle solite difficoltà a prestare soccorso all'animale nonostante la buona volontà di qualcuno.
Una storia finita bene grazie al solito, tempestivo e risolutivo impegno del WWF Terre del Tirreno. Ma procediamo con ordine. Ieri mattina Allodi scrive su facebook: "Le mie figlie mi hanno informato che a Marina di Puolo, Massa Lubrense, c’è un giovane gabbiano con un’ala spezzata e loro non sono riuscite a parlare col servizio competente dell’ASL 3. Ho provato anche io a telefonare, ma nessuno ha mai risposto. Qualcuno mi ha suggerito di chiamare i Carabinieri Forestali 1515. Così ho fatto ed un gentile interlocutore si è fatto dare tutti i riferimenti compreso il numero di cellulare di mia figlia Diana, assicurandomi che la avrebbero messa in contatto col competente servizio veterinario. Così è avvenuto, ma il/ la veterinario/a che ha parlato con Diana ha riferito che avevano già visto il gabbiano che stava in perfetta salute. Palle, bugie, fandonie. Aggiungendo che mia figlia, altrimenti, avrebbe dovuto raccogliere l’uccello e portarlo al Frullone. Domani sarò in Penisola e se il gabbiano, ripeto con un’ala spezzata, sarà peggiorato denuncerò il servizio dell’ASL alle forze dell’ordine. Non se ne può più di gente che non fa il proprio dovere".
Una denuncia bella e buona quella di Allodi, ma ne frattempo sono stati allertati i volontari del WWF che hanno proceduto al recupero del volatile ferito e provveduto al suo trasferimento. Spiega Claudio D'Esposito, presidente dell'Associazione ambientalista: "il giovane gabbiano era ferito con una brutta frattura all'ala destra e vagava da giorni sulla spiaggia di Puolo dove i bagnanti lo alimentavano. Come da copione, nonostante appelli, telefonate e segnalazioni nessuno era andato a soccorrerlo. Ci hanno pensato, anche stavolta, a proprie spese, i volontari del WWF Terre del Tirreno che lo hanno trasportato al CRAS di Napoli. L'animale è giunto al Frullone in serata e domani i veterinari valuteranno come intervenire per le cure".