E' stata aperta una inchiesta sulla morte di Vittoria, la bimba morta oggi a Torre Annunziata. Un dramma senza fine la morte della piccina ritrovata in acqua in condizioni disperate e morta poco dopo in ospedale . Indagano i carabinieri di Torre Annunziata sulla morte di Vittoria Scarpa, 5 anni, annegata in mare a Torre Annunziata. I militari del nucleo investigativo stanno lavorando per ricostruire l’accaduto. Sono stati proprio i carabinieri, insieme alla Capitaneria di Porto, ad effettuare la drammatica scoperta. La piccola, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe stata ritrovata nei pressi delle boe, probabilmente trascinata lì dalla corrente. Era scomparsa intorno alle 13. I familiari avevano subito lanciato l'allarme. Dopo due ore la tragica scoperta e la corsa disperata al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia non è bastata a salvarle la vita. Troppo gravi le sue condizioni per sperare in un miracolo. E intanto anche i gestori dei lidi, in segno di lutto, hanno deciso di annullare tutte le serate per manifestare in tal modo il loro più profondo cordoglio per l’accaduto. È stata la Confcommercio locale, presieduta da Giuseppe Manto a chiedere a tutte le attività di Torre Annunziata “di sospendere tutte le iniziative di festeggiamenti, di musica, di movida in generale, a seguito della brutta tragedia che si e consumata oggi e che ha portato via la piccola Vittoria”. Resta ora da comprendere cosa sia accaduto. La bambina si sarebbe allontanata dalla madre scomparendo. Subito è scattato l'allarme fino al drammatico rinvenimento.
"Questa bellissima bimba si chiamava Vittoria, aveva 5 anni. È scomparsa oggi pomeriggio sulla spiaggia di Torre Annunziata. La famiglia l'ha cercata per oltre due ore fin quando la Capitaneria di porto l'ha ritrovata in mare.La piccola è arrivata in ospedale in condizioni disperate e, purtroppo, non ce l'ha fatta. Senza parole. Condoglianze alla famiglia, a cui mando un abbraccio fortissimo.Riposa in pace, Vittoria. Non vorremmo mai leggere di tragedie simili.". Così il consigliere regionale Severino Nappi.