A Sorrento operazione della GdF contro la pesca di frodo e le nasse fuorilegge

La segnalazione sdella presenza in mare delle nasse illegali è stata fatta dal WWF Terre del Tirreno

a sorrento operazione della gdf contro la pesca di frodo e le nasse fuorilegge

La Guardia di Finanza Navalke di Napoli col Nucleo Sommozzatori ha posto sotto sequestro oltre 150 nasse collocate tra il Capo di Sorrento Regina Giovanna e la Marina Piccola. Un'operazione che contrasta il mercato della pesca abusiva.

Sorrento.  

La Guardia di Finanza Navale di Napoli con l’ausilio del Nucleo Sommozzatori del II R.T.S. di Nisida stamattina ha portato a termine, su segnalazione del WWF Terre del Tirreno, un'importante operazione di bonifica dello specchio marino della Costiera sorrentina recuperando oltre 150 nasse cilindriche.
Sono state recuperati diversi filari di nasse con armatura in ferro e plastica collegate fra loro, non segnalate e in numero superiore a quello consentito dalle norme sulla pesca sportiva.

I finanzieri sono entrati in azione, a seguito di segnalazioni pervenute dal WWF Terre del Tirreno, nello specchio acqueo compreso tra il Capo di Sorrento - Regina Giovanna e la Marina Piccola, individuando diverse postazioni di nasse calate sul fondale e innescate con granchi pronti per la cattura di polpi e altri pesci. Per il recupero da mare si è reso necessario l’intervento del nucleo speciale dei sommozzatori.

Sono diverse le segnalazioni pervenute alla nostra associazione riguardanti attività di pesca fuorilegge sotto costa e non solo - dichiara Claudio D'Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno -  Il mercato del pesce è un settore molto lucroso e, spesso, per aumentare gli introiti non si rispettano regole e buon senso arrecando danni enormi agli stock delle popolazioni ittiche oltre che all’intero ecosistema mare. Le nasse fuorilegge recuperate stamane sono la punta di un iceberg di una fruttuosa attività commerciale, alcune erano inutilizzate e costituivano, oltre ad un rifiuto,unavera e propriatrappola senza fine: i pesci che entrano morendo costituiscono esca per altri pesci! Altre invece erano attivate con esche. Dalle nasse sono stati liberati in mare diverse esemplari di murene, polpi e piccoli pesci sotto misura”.

Le nasse recuperate sono state immediatamente distrutte al porto di Sorrento e consegnate alla società Penisola Verde per lo smaltimentocome rifiuto speciale. L’attività dei finanzieri si aggiunge ad ulteriori interventi effettuati nei giorni scorsi sotto costa, tra la Tonnarella e il Capo di Sorrento, che hanno portato al sequestro di reti fuorilegge.