È stato chiamato Gigghen il cucciolo di cane che a Giugliano è stato legato ad un pallo e poi dato alle fiamme. Il cane è stato soccorso da alcuni volontari ed affidato alle della clinica Veterinaria di Napoli “Vet Village” mentre era in gravi condizioni.
“L’altra notte abbiamo riceviamo una chiamata da una persona disperata, la quale aveva trovato questa povera anima attaccata ad un palo e bruciata viva. Purtroppo essendo lontani dal nostro centro sono stati inviati presso la struttura a loro più vicina, e solo poche ore dopo sono giunti da noi.
Il dolore del cane era tutto racchiuso nel suo sguardo. Estese ferite da ustione sul corpo e ferite insanabili nel cuore, mai si sarebbe aspettato che un uomo potesse arrivare a fare così tanto male.
Quella notte è stato commesso un atto deprecabile che condanniamo con forza perché sintomo di grave propensione alla violenza. Violenza che è chiaro segno di un atteggiamento antisociale. Dopo 24 ore dall’inizio delle terapie sta meglio, finalmente è tornato anche l’appetito.
Purtroppo permangono problemi comportamentali legati al trauma, stiamo lavorando giorno dopo giorno sotto questo aspetto, sperando quanto prima di conquistare la sua fiducia.
Gigghen è, oggi, il simbolo della parte debole della società, perché che ci piaccia o no, non siamo gli unici a vivere su questa terra, e rispettare il prossimo, tutelando i più deboli e indifesi è un nostro dovere etico imprescindibile.”- spiega la dott.ssa Rita De Falco, una delle titolari dalla cinica.
“Ci auguriamo con tutto il cuore che Gigghen sia rimetta del tutto al più presto e daremo il nostro massimo supporto ai volontari e ai medici veterinari che si stanno prendendo cura di lui. Grazie al fatto di aver denunciato la vicenda, con noi si è messo in contatto un cittadino che ha deciso di adottare il cucciolo e sta pagando per lui le spese mediche.
Non ci daremo pace finché gli autori di quell’infame gesto non saranno assicurati alla giustizia.”- ha commentato Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che sta seguendo la vicenda dal principio con il conduttore radiofonico Gianni Simioli.