Alfonso Cesarano, 60 anni, esponente della famiglia titolare dell' omonima impresa di pompe funebri, e' stato arrestato dai Carabinieri con le accuse di intestazione fittizia di imprese, illecita concorrenza, violazione di sigilli e tentata violenza privata. L' impresa Cesarano - che opera a Marano, Castellammare di Stabia ed in altri Comuni del Napoletano - aveva noleggiato l' elicottero che dal cielo di Roma lancio' petali rossi sulla folla ai funerali del boss Vittorio Casamonica nell' agosto 2015. I reati - secondo la Procura di Napoli - sarebbero stati commessi durante il monopolio imposto sul territorio napoletano grazie al clima di intimidazione ed omerta' instaurato dal clan Polverino, con l' obbiettivo di agevolare il clan.
L' impresa Cesarano e' proprietaria dei carri funebri e degli altri mezzi utilizzati per le cerimonie funebri nella provincia di Napoli. Il 17 Maggio 2019 la Procura dispose il sequestro delle imprese della famiglia Cesarano a Marano di Napoli, Quarto, Pozzuoli e Calvizzano, con l' accusa di aver instaurato un rapporto privilegiato con il clan Polverino con l' obbiettivo di impedire alle altre imprese di operare liberamente. Ma - secondo il Gip del Tribunale di Napoli, che ha accolto la richiesta del pm - le misure adottate si sono rivelate insufficienti ad interrompere le attivita' illecite che invece sarebbero continuate sotto la direzione e la regia di Alfonso Cesarano.
Un fratello di Alfonso Cesarano, Attilio, e' stato assolto dalla Corte d' Appello di Napoli a Maggio 2019 per non aver commesso il fatto,dopo una condanna a 14 anni di reclusione per l' accusa di estorsione ai danni di imprese di pompe funebri concorrenti.