Afragola: Stazione alta velocità a rischio sequestro

Pericolo sicurezza, mancano i collaudi. A gennaio i giudici del Riesame decideranno

Afragola.  

Il prossimo 14 gennaio i giudici del tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere decideranno in merito al ricorso presentato dal pm della procura di Napoli Nord, Giovanni Corona, che conduce l'indagine insieme all'aggiunto Domenico Airoma, relativo al sequestro della stazione dell'alta velocità di Afragola. 

Sul gioiello architettonico dell’archistar Zaha Adid non sarebbero stati fati i collaudi secondo regola. Nel’incheista è indagato, insieme con altre 8 persone anche Maurizio Gentile, amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana. Questa è l’ennesima indagine sulla stazione dell’Alta Velocità di Afragola, dopo quella sulle autorizzazioni del parcheggio e quella su un tombamento di rifiuti nell'area in cui è stato costruito lo snodo ferroviario.

L’indagine in oggetto che dovrebbe far luce sulla sicurezza della struttura, sulla regolarità dei progetti e dei collaudi ha avuto un primo stop mesi fa, quando il gip di Napoli Nord non ha ravvisato elementi validi per concedere il sequestro dell’area. 

Gli inquirenti sostengono che la stazione sia stata aperta con anticipo senza un vero certificato di collaudo, il che metterebbe a rischio la sicurezza di chi vi transita. Perquesto motivo l’ad Gentile si profila l'ipotesi di reato di attentato alla sicurezza dei trasporti. 

Gli accertamenti fatti indicherebbero che l’ad in una riunione con Roberto Pagano, Investiment director di Rfi, anche lui indagato, e altri tecnici dell'azienda, pur avendo appreso che le certificazioni rilasciate da Donato Inglese, ingegnere collaudatore per la stazione Tav, anche lui indagato, erano inidonee, ha omesso di disporre in autotutela la chiusura dello scalo ferroviario perché aveva l'obiettivo di attivare il nodo nel minor tempo possibile e di tenerlo in esercizio pur avendo come tutti la professionalità inadeguata adeguata a valutare le conseguenze derivanti dall'utilizzazione delle certificazioni ideologicamente false per dare invio alla messa in esercizio, scrivono i pm.

Non ci sono solo i dirigenti e tecnici di Rfi nell’inchiesta ma è coinvolta anche la politica. L’ex sindaco di Afragola del Partito Democratico, Domenico Tuccillo, era per gli inquirenti il punto di riferimento politico per risolvere problemi nella costruzione della stazione dell'alta velocità. 

In una intercettazione 15 giugno 2017, pochi giorni dopo l'inaugurazione, Tuccillo ha un colloquio con Pagono per il parcheggio appena sequestrato perché la ditta che doveva gestirlo non ha le autorizzazioni necessarie. 

Il tecnico chiede al politico di intervenire con il prefetto, Tuccillo sembra perplesso ma poi si attiverà e per questo è indagato per abuso d'ufficio. 

Nell'ipotesi dei pm, che hanno delegato indagini ai carabinieri, la stazione fu inaugurata nonostante i lavori fossero ancora in corso perché entro 30 giugno 2017 Rete ferroviaria italiana doveva inviare al Mit la relazione annuale sullo stato di attuazione dei progetti e comunicare gli obiettivi di performance che, se raggiunti, avrebbero fatto scattare benefici economici in base a una convenzione; il nodo ferroviario è stato dunque così ritenuto completato con collaudi per i pm fittizi. Ad alcuni tecnici poi, ma non a Gentile, è contestata anche l'ipotesi di reato di frode in pubbliche forniture perché ci sarebbero elementi di costruzione come dei bulloni non idonei. Donato Inglese, ricostruisce la procura di Napoli Nord, ha il 26 maggio 2017 rilasciato un certificato di idoneità statico parziale con un'efficacia autolimitata di 12 mesi a far data dalla sua emissione in cui per gli inquirenti attesta falsamente che sussistevano i presupposti per dichiarare l'idoneità statica delle strutture in calcestruzzo armato e carpenteria metallica della nuova stazione che poi venne inaugurata il 6 giugno 2017 dal premier Paolo Gentiloni. In realtà, Iglese non avrebbe svolto alcuna delle attività proprie del collaudatore e aveva attestato quella idoneità facendo riferimento a una disposizione normativa e rilasciando un certificato di sole 4 pagine nel giorno stesso il cui gli venivano trasmessi documenti.