Pentiti e minacce: la Polizia sorveglia i falò dell'Immacolata

La polizia ha scovato e rimosso 140 metri cubi di legname

Castellammare di Stabia.  

L’anno scorso le immagini del manichino messo al rogo con un messaggio per i pentiti di camorra, sulla catasta di legna organizzata come usanza per i cosiddette “fuocaracchi”, i falò che si accendono la notte tra il 7 e l’8 dicembre, hanno fatto il giro del web e dal Rione Savorito sono arrivate un po’ ovunque diventando un caso nazionale. Uno degli organizzatori di quel gesto criminale è già stato condannato con l'aggravante di aver agito utilizzando il metodo mafioso. 

Gli agenti del Commissariato di Castellammare di Stabia, per evitare il ripetersi di gesti di questo tipo, hanno “svolto un servizio straordinario di controllo del territorio volto alla prevenzione dell'ammassamento di legname e materiale infiammabile destinato ad essere utilizzato per i roghi tradizionalmente appiccati nella notte  tra il 7 e 1'8 dicembre, “usanza” che nel passato ha spesso creato pericolo per l'incolumità dei cittadini”.

Circa 140 metri cubi di legname da bruciare in occasione dei fuocaracchi sono stati rimossi dagli agenti nei rioni di Cicerone , Spiaggia , Scanzano e Licerta . 

Inoltre, sono state complessivamente identificate 673 persone, di cui 214 con precedenti di polizia, controllati 321 veicoli tra auto e moto e  sono state effettuate 15 perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti gravati da precedenti. 

Sono stati infine rinvenuti, in zona  Santa Caterina, una pistola  modificata e 50 munizioni, oltre a 50 grammi di cocaina e un bilancino di precisione.