Capri: controlli dei carabinieri nelle acque dell’isola

La maxi operazione “Terra-Mare” pensata per arginare l’inquinamento marino ed eco-ambientale

Capri.  

Iniziata stamattina alle 9 “Terra-Mare”, la maxi operazione messa in campo dai carabinieri intorno all’isola di Capri per arginare il fenomeno dell'inquinamento marino ed eco-ambientale. 

L’intervento è iniziato a partire dallo specchio d'acqua antistante la Grotta Azzurra dove si è fermata la motovedetta dei Carabinieri di Napoli con a bordo il Capitano Marco La Rovere della Compagnia di Sorrento che ha coordinato l'operazione.

Insieme alla motovedetta anche il battello veloce in dotazione ai Carabinieri di Capri e quello del nucleo dei sub Carabinieri di Napoli. Per effettuare i controlli è stato interdetto l'ingresso alla Grotta Azzurra per circa trenta minuti, il tempo necessario ai subacquei per ispezionare i fondali antistanti e dove hanno constatato la presenza di diversi biglietti di ingresso alla grotta. Inoltre sono stati riportati a galla al termine dell'intervento gli oggetti più svariati: da un megafono, probabilmente sfuggito dalle mani di qualcuno, ad alcune fotocamere e pile. Tutto il materiale rinvenuto sui fondali, ad una profondità di circa quindici metri è stato riportato sui battelli per consentirne un corretto conferimento alle discariche a terra. Più difficile sarà rimuovere i biglietti. L'ispezione ha riguardato anche le altre grotte, tra cui le più belle, la Bianca e la Verde, dove però non è risultato essere presente materiale inquinante ma solo qualche bottiglia di plastica a largo. Con l'ausilio di tecnici dell'Asl i Carabinieri hanno anche controllato l'impianto di depurazione per il trattamento delle acque di scarico per verificare l'eventuale fuoriuscita di miasmi e fanghi mentre i subacquei controllavano le condotte sottomarine. Al termine dei controlli per l'impianto non è stata riscontrata da Carabinieri e Asl nessuna anomalia.