Ginevra uccisa dal papà. "Quel mostro deve soffrire"

Lo strazio della madre. Grida e dolore dalla casa della tragedia. I commenti in paese

San Gennaro Vesuviano.  

Non riesce a darsi pace Agnese D’Avino la madre della piccola Ginevra, uccisa a sedici mesi dal suo papà, Salvatore Narciso, che l’ha lanciata dal balcone di casa dei nonni a San Gennaro Vesuviano. Nella casa dove si è consumata la tragedia, dei genitori di Agnese è un lento e silenzioso peregrinare di amici e parenti che provano a dare conforto alla madre, straziata dal dolore, che ha gridato dal balcone di casa ieri dopo la tragedia: “Ho sposato un mostro, è il diavolo”.

Intanto il padre della piccola Salvatore Narciso, Savio come veniva chiamato da tutti, resta al Cardarelli piantonato. Non ha ancora parlato col gip viste le sue condizioni di salute, dopo essersi lanciato anche lui dal balcone dopo aver ucciso la piccola Ginevra. Secondo una primissima ricostruzione la coppia si stava separando. Savio ieri mattina ha chiesto a sua moglie di sistemare in lavatrice una tovaglia sporca, ha afferrato la piccola approfittando dell’assenza di Agnese è salito al piano di sopra per lanciare la neonata e poi per fare egli stesso altrettanto. Al suolo restano le macchie del sangue che hanno marchiato indelebilmente i cuori e le anime di tutti in paese.

I drammatici istanti nel racconto di una dirimpettaia: “Ho visto quella ‘cosa’ lanciata dalla finestra. Sembrava una bambola ma quando, dopo pochi secondi, ho visto lui alzarsi sulla finestra e buttarsi giù, ho capito che a cadere era stata la piccola Ginevra. Una scena che non dimenticherò mai più”.  Il motivo del drammatico gesto rimane però un mistero. L’uomo non ha fornito agli inquirenti nessuna spiegazione sul gesto. L’unica certezza è una violenta lite tra la coppia avvenuta la sera precedente.