L'Arpac sta seguendo gli effetti ambientali dell'incendio divampato nelle prime ore della mattina a Casoria (Napoli) in un deposito situato a via Indipendenza. In mattinata i tecnici del dipartimento provinciale di Napoli hanno posizionato nei pressi del sito colpito dalle fiamme un campionatore ad alto volume per la ricerca delle diossine nell'aria intorno al deposito. Nel primo pomeriggio l'Agenzia ha inoltre installato, in prossimita' del capannone andato a fuoco, un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualita' dell'aria. L'Agenzia dispone inoltre di centraline fisse per il monitoraggio della qualita' dell'aria: tra queste sono utili per valutare l'impatto dell'incendio quelle situate, rispettivamente, presso la scuola Palizzi di Casoria, e a Napoli presso il parco Virgiliano e il parco di Capodimonte. Le tre centraline in questione hanno evidenziato finora limitati incrementi delle concentrazioni degli inquinanti monitorati, comunque entro i limiti di legge. Le condizioni meteo hanno facilitato la dispersione degli inquinanti emessi nel corso dell'evento, favorendo la propagazione della colonna di fumo in direzione prevalente Sud - SudOvest verso la zona costiera, in particolare verso l'isola di Nisida e il Golfo di Napoli. Sul sito Arpac sono disponibili tutti i risultati della rete di monitoraggio della qualita' dell'aria e inoltre e' stata pubblicata una relazione con i dati finora disponibili.
Incendio Casoria: Arpac valuta conseguenze ambientali
I tecnici hanno posizionato le strumentazioni per cercare le diossine
Casoria.