Cardito sotto shock: "Quanto orrore per quei poveri bimbi"

Il sindaco: "Ora dobbiamo essere la loro famiglia". Don Patricielli: "E' il mistero del male"

Cardito.  

Un'intera città è sotto shock. Quel che è accaduto a Cardito, con la morte di un bimbo di 7anni e la sorellina col volto completamente tumefatto ricoverata in ospedale, forse picchiati dal compagno della madre, ha scosso tutti.
Il sindaco della città, Giuseppe Cirillo, ha spiegato che ora serve stringersi alla piccola di 8anni e alla sorellina di 4anni: “Quei bambini hanno già sofferto tanto, ora dobbiamo essere noi la loro nuova famiglia. I nostri servizi sociali si sono già attivati, ci siamo messi in contatto con il Comune di Massa Lubrense, dove risiede la mamma, e il Comune di Crispano, dove è residente il 24enne. Loro vivevano a Cardito da circa 6 mesi". Cirillo racconta di aver registrato "la massima solidarietà di tutta la comunità carditese. Tantissime persone, cittadini comuni, mi hanno detto di voler dare una mano alla famiglia, hanno offerto aiuto concreto. I bambini hanno già sofferto tanto e ora dobbiamo essere per loro una nuova famiglia. Utilizzeremo tutti gli strumenti utili che lo Stato ci dà a disposizione", conclude.


Anche don Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, è intervenuto sulla vicenda: “Siamo sconvolti, è orrore allo stato puro”. Don Patriciello spiega di conoscere la madre di Tony, il 24enne figlio di padre tunisino e madre italiana sottoposto a fermo per omicidio volontario aggravato. Parlando con l'Adnkronos, padre Maurizio mette subito in guardia sulla "nazionalità" del fermato: "Ha il cognome tunisino - spiega - ma è italianissimo. Suo padre era tunisino ma è scomparso da tanti anni. Purtroppo sono bastati il suo nome e cognome per allertare subito un certo tipo di persone, ho letto anche su Facebook commenti spiacevoli. Ma d'altra parte, quando il male ci fa così male, si resta sbigottiti".  Don Maurizio Patriciello si dice "sconvolto" dalla notizia: "Conosco la mamma e il fratellino piccolo del ragazzo, è una famiglia povera con problemi economici. Un mio confratello a Crispano si è preso cura di loro, li ha aiutati. Il fratello piccolo è un bambino splendido, educato buono. Quando arrivano notizie del genere si resta sgomenti, ci sono tante domande che restano inevase. Resta il mistero grande del male",