di Siep
Viveva legato con una catena di ferro a letto e armadio, nel degrado tra sporco e pericoli. Lo hanno trovato così i carabinieri in quella casa a Saviano, imprigionato chissà da quanto. L’aspetto forse maggiormente doloroso è che a costringerlo a vivere così erano i suoi genitori e sua sorella, solo di un anno più piccola di lui. Secondo quanto ricostruito dai militari i militari volevano evitare che uscisse di casa e per questo lo tenevano legato al letto. Vittima della tremenda storia di abusi e degrado un 36enne affetto da psicosi mentale, figlio di una coppia di 60enni, veniva tenuto chiuso in casa e costretto a vivere con una catena di ferro; due lucchetti lo ancoravano da un lato al letto e dall'altro a un grosso armadio.
Lo hanno scoperto i carabinieri della Compagnia di Nola che hanno tratto in arresto i coniugi di 63 e 60 anni e l'altra loro figlia 35enne. I tre sono tutti incensurati e disoccupati e dovranno rispondere di sequestro di persona Nel corso di un controllo nella casa teatro della vicenda di ignoranza e paura, i militari dell'Arma hanno trovato il 36enne legato da una catena di ferro intorno alla caviglia, in una condizione di assoluto degrado e di estreme condizioni igieniche. Sul posto è stato fatto intervenire personale del 118 che ha prestato le prime cure del caso. Subito dopo l'uomo e' stato portato all'ospedale per ulteriori accertamenti, che sono tuttora in corso.