Inchiesta precari Comune: condannato sindaco, assolto Arvonio

La sentenza della Corte dei Conti. Dopo l'indagine sulla stabilizzazione dei dipendenti.

I fatti si riferiscono al triennio 2009-2011 al Comune di Tufino.

Tufino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Dovranno versare al Comune di Tufino un risarcimento di 141.602,77 euro. Questo quanto stabilito dalla Corte dei Conti di Napoli, che ha condannato al pagamento della somma quindici persone fra le quali il sindaco di Tufino Carlo Ferone. E ha invece respinto quattro domande risarcitorie. Fra cui quella a carico del comandante dei vigili urbani di Avellino Michele Arvonio.

Nel mirino della Corte dei Conti era finita la stabilizzazione di quindici dipendenti comunali di Tufino fra il 2009 e il 2011. Provvedimento annullato in autotutela dall’amministrazione del sindaco Antonio Mascolo. Annullamento confermato dai giudici del Tar. I magistrati del tribunale regionale avevano rigettato i ricorsi degli ex stabilizzati e definito illegittime le assunzioni fatte dall’amministrazione. Per il Tar il Comune avrebbe dovuto indire una gara a evidenza pubblica con quota di riserva a favore del personale da stabilizzare e non coprire i posti con misure di stabilizzatori.

Il danno erariale, per l'accusa, era imputabile a diciannove fra ex amministratori, ex dirigenti e responsabili di procedimento del comune di Tufino.

Era così nato un lungo dibattimento. Pochi giorni fa è stata emessa la sentenza che ha condannato quindici persone a risarcire il Comune oltre al sindaco Carlo Ferone (11.328,22 euro) gli allora componenti della giunta comunale Gerardo Bifulco (8.496,17 euro), Carlo De Luca (8.496,17 euro ), Enrico Russo(8.496,17 euro), Giovanni Perna (nato nel '64 euro - 2.832,05 euro), Giovanni Perna (nato nel '68 euro)( 2.832,05 euro) Felice Genovese (11.328,22), Antonio Nappi (2.832,05), Felice Genovese (11.328,22), l'allora segretario comunale Anna Forgione (28.320,56),I componenti dell'organo di Controllo sulla gestione Anna Lecora (4.720,06), Michele Scognamiglio (4.720,09), Giovanni Squame (4.720,09), i responsabili del settore, Francesco Barbato (14.160,28), Nicola Vitale (14.160,28), Mauro di Giovanni (14.160,28)

Respinte le richieste risarcitorie nei confronti di Melchiorre Sorrentino, Michele Arvonio, Sabato Barra e Raffaele Picaro difesi dagli avvocati Fabio Landolfi, Nicola Pignatiello e Giovanni De Luca.