Decapitato il clan Gionta: 12 arresti. Baci e cori per i boss

Stamattina l'operazione

Pizzo a imprese, commercianti e centri medici a Torre Annunziata. La cosca rappresentata ancora da soggetti della “vecchia guardia”.

Torre Annunziata.  

Baci, cori e scrosci di applausi per i boss che escono dalla caserma dopo il blitz notturno, effettuato con numerose misure pre-cautelari per i presunti affiliati del cartello. 

Il video dei Carabinieri riprende e racconta per immagini la fase clou dell'operazione dei militari contro il crimine organizzato a Torre Annunziata. Dodici arresti stamane nel clan Gionta per il pizzo agli imprenditori e possesso di armi.

Sirene ed elicotteri hanno scandito invece i momenti dell'operazione mirata contro la cosca nella nottata e all'alba. I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata, guidati dal tenente colonnello Leonardo Acquaro, hanno eseguito un fermo emesso dalla Dda nei confronti di 12 persone, ritenute affiliate al clan Gionta. Tra queste, spiccano i nomi dei due attuali reggenti: Vincenzo Amoruso e Luigi Della Grotta. 

I militari dell’Arma hanno ricostruito l’attuale organigramma del clan accertando che l’attuale reggenza è ancora rappresentata da soggetti della “vecchia guardia”, indicati dagli altri affiliati come “i due boss che abbiamo adesso”.

Documentata una diffusa e sistematica attività estorsiva sul territorio della città di Oplonti e riscontrate decine di attività estorsive a imprese, esercizi commerciali, società di ormeggi e centri medici, ai quali il pizzo veniva imposto mensilmente in base alla capacità economica più in occasione delle tre principali festività dell’anno. Certificati patti criminali per la spartizione del territorio e delle imprese da sottoporre a pizzo con i Gallo-Cavalieri e i Limelli-Vangone.