di Simonetta Ieppariello
Sarà eseguita in giornata l’autopsia sulle salme dei due sub morti tra l’ isolotto di Vivara ed Ischia, nei pressi della ‘secca delle Formiche’. Lara Scamardella, 13 anni, è morta in una grotta a 15 metri di profondità durante una immersione, semplicissima secondo gli esperti, con il suo maestro Antonio Emanato, uno dei più accrreditati sub della Campania. Oggi l’esame autoptico al II Policlinico di Napoli chiarirà come sono morti allieva e maestro.
Alla giornata di lutto cittadino indetta dal Comune di Bacoli si e’ associato anche il Comune di Monte di Procida, una decisione dovuta alla residenza di Lara, che si era trasferita con la famiglia da poco tempo nel vicino Comune dell’area flegrea. I funerali dei due sub si terranno domani. Sulla tragedia nel mare di Ischia sono in corso le indagini dalla Procura di Napoli, che ha delegato la Guardia Costiera di Ischia e la Guardia Costiera di Baia (Bacoli), dove si erano imbarcati i due sub. Tra i primi testimoni ad essere ascoltati le quattro persone che erano a bordo del gommone insieme con Antonio Emanato e Lara Scamardella prima della tragica immersione. Le attrezzature subacquee sono state sequestrate e saranno esaminate da un consulente tecnico della Procura. Tra le ipotesi anche quella di un errore fatale: quel giorno le acque erano torbide ed immergersi potrebbe essere stato un azzardo rischioso.
I corpi di Lara e Antonio sono stati trovati rispettivamente alla fine e all’inizio della Grotta. Nel mezzo le bombole di Antonio. Due le ipotesi al vaglio degli inquirenti:la prima è che il maestro abbia tentato di salvare la ragazzina collegandola alle sue bombole, la seconda è che si sia liberato dell’attrezzatura dopo aver tentato, invano, di salvarla.