di Siep
Da anni ex pentito era nella lista nera del clan D’Alessandro. Antonio Fontana è stato trucidato in un agguato sabato sera, davanti una pizzeria ad Agerola.
Conoscevano i suoi spostamenti i hiller. Conoscevano le sue abitudini. Hanno aspettato che la moglie scendesse dall’auto per freddarlo con una gragnuola di almeno 9 colpi di pistola. Ora è caccia a quei sicari che viaggiavano a bordo di una Fiat Panda di colore blu scuro. Una telecamera ha ripreso le fasi della fuga. Individuato anche il numero di targa della vettura, risultata rubata.
Antonio Fontana noto come «o fasano», 60enne stabiese con un passato da pentito di camorra, era un cliente abituale della pizzeria «Ai Galli» di Agerola. Sabato sera è stato raggiunto da una raffica di colpi di pistola.
E’ morto in ambulanza durante la corsa verso l'ospedale San Leonardo di Castellammare.
“O Fasano” con trascorsi nel clan Di Somma-Maresca era nella sua Dacia Sandero. Aspettava che sua moglie tornasse con le pizze calde da portare a casa. Il killer è arrivato. Ha sparato. Lo ha ferito al petto e al fianco sinistro.
Sul caso indagano i carabinieri. L’inchiesta è coordinata dal pm della Dda. Intanto il sistema della videosorveglianza ha immortalato la fuga dei killer a bordo dell’auto. Le indagini vanno avanti e non tralasciano alcuna pista. Come quella del regolamento di conti. Secondo un pentito il clan D'Alessandro voleva morto il 60enne stabiese perché durante la sua parentesi da collaboratore di giustizia, alla fine degli anni Novanta, aveva rivelato i segreti importanti del cartello, scatenando una raffica di arresti.
Oggi sulla salma del ras, sequestrata e portata all'obitorio, sarà effettuata l'autopsia. I parenti dell’uomo sabato notte avevano preso d’assalto il polo sanitario tentando di obbligare il personale a restiuire la salma.