Crollo Torre Annunziat: 2 vittime.Estratto il cadavere di Eddy

Alle ore 18.45 è stato estratto il cadavere di Eddy Raiola, la moglie di Cuccurullo

In vista della sera, si stanno predisponendo le attività necessarie come l'invio di gruppi elettrogeni e 'torri faro'.

Torre Annunziata.  

 

di Simonetta Ieppariello

 

Quel telo bianco ha indicato il luogo del rinvenimento di quei corpi senza vita. La casa di quelle due persone è diventata la loro tomba.

Un telo disteso a coprire il recupero delle salme.

Alle 17.45 le prime due vittime sono state identificate sotto le macerie. Si tratta dei corpi di un maschio e di una femmina. I vigili del fuoco hanno disteso dei lunghi teli bianchi per coprire la zona delle ricerche. Una barella dell'ambulanza del 118 è stata fatta avvicinare al luogo del ritrovamento. Alle ore 18.45 è stato estratto il cadavere di Eddy Raiola, la moglie di Cuccurullo
Si continua a scavare a mani nude. In vista della sera, si stanno predisponendo le attività necessarie come l'invio di gruppi elettrogeni e 'torri faro'.

Manca all'appello Pina Aprea, una sarta di 65 anni che abitava da sola nella palazzina: non si esclude che sia uscita molto presto da casa. I soccorritori stanno lavorando senza sosta da questa mattina. Sono giunte da Roma alcune squadre che stanno utilizzando delle particolari 'sonde' per verificare la presenza di persone sotto le macerie. "Continueremo a scavare senza interruzione, fino a quando non avremo accertato la situazione". Così l'ingegnere Trantino del Comando provinciale dei vigili del fuoco. "Non disperiamo. Gli altri possono essere ancora vivi. In alcuni punti le travi possono aver creato degli spazi con la presenza di aria e nonostante il caldo le possibilità di sopravvivenza per una persona sono di diversi giorni".

Insieme con le unità cinofile, la Protezione Civile della Regione Campania ha inviato altri 40 volontari delle associazioni vicine. La situazione è complessa a causa del completo sgretolamento dell'ala dell'edificio e per le parti pericolanti che incombono sui soccorritori.

L'ex sindaco: lavori hanno compromesso stabile Secondo l'ex sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, a determinare il crollo della palazzina di Rampa Nunziante sarebbe stata la manomissione di una putrella durante i lavori in corso al secondo piano dell'edificio. "Al secondo piano c'era un appartamento vuoto recentemente acquistato. I nuovi proprietari avevano avviato la sostituzione del pavimento. Mi pare probabile che una negligenza tecnica durante questi lavori e la manomissione di una putrella possano avere definitivamente compromesso la statica dell'edificio".

Sul luogo del crollo sono sopraggiunti il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli e il sostituto Andreana Ambrosino. La Procura di Torre Annunziata ha già aperto un fascicolo d'inchiesta per crollo colposo, ipotesi di reato alla quale si potranno aggiungere altre accuse. Visionati e acquisiti già i primi documenti messi a disposizione dall'ufficio tecnico comunale sui lavori in corso ai primi due piani del palazzo crollato all'alba di questa mattina. Nel frattempo, i soccorritori continuano a scavare.

Il passaggio dei treni non ha influito sul crollo del palazzo in via Rampa Nunziante a Torre Annunziata. A precisarlo è Rete Ferroviaria Italiana, che con una nota ha smentito le voci relative ad un presunto legame tra il transito dei convogli e la tragedia di stamattina. «In merito alle informazioni diffuse da alcuni organi di stampa - si legge nel comunicato -, Rete Ferroviaria Italiana precisa che i treni merci non transitano sulla linea tra Torre Annunziata e Santa Maria la Bruna e che l'esercizio ferroviario è abitualmente sospeso tra le ore 23 e le 5, come è stato anche per la notte tra il 6 e il 7 luglio 2017.

«Chiamatelo “fascicolo del fabbricato”, “patente degli edifici”, “carta d'identità dei palazzi” ma un documento che attesti la conformità strutturale di un'opera è ormai un'esigenza normativa non più rinviabile».
Lo ha detto Gianpiero Falco, presidente Confapi Napoli, commentando il crollo di una palazzina, avvenuto questa mattina, a Torre Annunziata.

«Si tratta di uno strumento che può letteralmente salvare la vita – aggiunge – perché prescrive l'aggiornamento costante dei dati e vincola tutta una serie di specifiche autorizzazioni all'adempimento di procedure che oggi, invece, sono del tutto incontrollabili.