Gioielliere ucciso: il presunto killer non ammette nulla

Sotto torchio per ore De Fenza

Marano di Napoli.  

 

di Simonetta Ieppariello

I carabinieri lo hanno scovato in un albergo di Ischia, e lo hanno messo sotto torchio per diverse ore. Non ha confessato Maurizio De Fenza, meglio noto come o Mamozio, presunto assassino di Salvatore Gala, il gioiellerie di 43 anni ammazzato nella notte tra lunedì e martedì nel suo negozio di via Merolla a Marano.

De Fenza, 31 anni, pregiudicato ritenuto vicino alla fazione criminale degli Orlando, è accusato di omicidio e rapina. Per lui ci sono gravi indizi di colpevolezza. I militari dell'Arma erano andati a cercarlo nella sua abitazione di Calvizzano e avevano scoperto che era improvvisamente partito per Ischia. 

Stanato nell’hotel forse aveva pensati che nel centro termale potessero cancellarsi i residui di quel colpo presumibilmente sparato.

A casa sua i carabinieri hanno rinvenuto parte dei gioielli rubati dalla cassaforte di Gala e le chiavi della sua autovettura.

Ma il movente è ancora poco chiaro: Gala avrebbe pagato con la vita per un debito non onorato, forse legato a una partita di cocaina, di cui la vittima pare fosse un abituale consumatore, ma non si escludono anche altre ipotesi. Ma si tratta solo di ipotesi. La vita privata del gioielliere, divorziato e padre di una bambina di 7 anni, era segnata da non poche ombre. Diversi i rumors, qualcuno racconta che si fosse rivolto al banco dei pegni e si parla con insistenza di frequentazioni sbagliate. Il suo presunto assassino è un pregiudicato molto noto a Marano.