No ai migranti a Torre del Greco. de Magistris: squallido

Scontro con il sindaco. Borriello al primo cittadino di Napoli: sei un populista

Torre del Greco.  

Sindaco contro sindaco. Luigi de Magistris, primo cittadino di Napoli, attacca Ciro Borriello, alla guida del comune di Torre del Greco, uno dei più grandi della Campania con quasi 86 mila abitanti, che nei giorni scorsi ha detto no all'arrivo di migranti sul proprio territorio. Borriello è anche definito sindaco-leghista: lo scorso marzo è andato a Napoli a incontrare Matteo Salvini, esprimendo le sue simpatie per il movimento guidato dal leader della Lega. «Questa posizione - dice de Magistris - non gli fa onore. A parte che quella di accogliere migranti è una decisione dell'Anci per cui tutti i Comuni d'Italia devono, in proporzione, accogliere fratelli e sorelle che sono in difficoltà». «Spiace - aggiunge il sindaco di Napoli - perchè io mi trovo esattamente sulle stesse posizioni della sindaca di Lampedusa, che apparentemente è più distante da noi e invece è molto vicina. Il sindaco di Torre del Greco che ha deciso di unirsi a Casapound e Salvini è una eccezione. Il problema è il suo. Non è degli abitanti di Torre del Greco che è invece una comunità assai solidale ed accogliente».

Per de Magistris «non si deve fare strumentalizzazione nè demagogia su questo».

«Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris parla ancora una volta senza ragione di causa e in questa circostanza la reazione dei suoi stessi cittadini è chiara. Basta scorrere i commenti alle notizie sulle sue dichiarazioni nelle varie pagine dei social network, per capire che la sua vena populistica stavolta almeno non ha attecchito». È il commento del sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, alle dichiarazioni rese dal primo cittadino di Napoli in merito alla questione migranti e alla presa di posizione circa l’impossibilità dell’amministrazione comunale di trovare un’adeguata sistemazione ai quasi 300 migranti che la quarta città della Campania dovrebbe accogliere secondo il piano predisposto dalla Prefettura. Ribadisco il concetto ancora una volta, sperando di essere chiaro per i tanti populisti alla de Magistris: è giusto accogliere chi scappa dalla guerra, chi fugge da morte e distruzione. Diverso è favorire un programma di immigrazione clandestina, per giunta con i soldi di tutti gli italiani».