Spaccio di coca in barca a vela: sequestri per 10 milioni

L'operazione

Torre Annunziata.  

Operazione antidroga questa mattina della Polizia di Stato.La Squadra Mobile della Questura di Napoli, supportata da personale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e del Servizio Centrale Operativo, con la collaborazione di personale dell’Unidad de Drogas Y Crimen Organizado di Madrid (Spagna), nell’ambito di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di tre soggetti incensurati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione, acquisto, trasporto ed importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sud-America alla Campania, attraverso il canale spagnolo.

Le indagini, avviate nel 2013, hanno consentito di fare piena luce su un importante traffico internazionale di cocaina.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini i tre utilizzando barche a vela appositamente predisposte con doppiofondo, erano in grado di importare ingenti quantitativi di droga.

In particolare, si è accertato che i soggetti arrestati in data odierna sono stati gli organizzatori ed i finanziatori del tentativo di importazione dell’ingente quantitativo di cocaina sequestrato ad Aguilas (Murcia- Spagna) il 24 Luglio 2014, allorché il personale della Squadra Mobile di Napoli e quello della Polizia Spagnola, a bordo dell’imbarcazione a vela “Scugnizza”, all’interno di un apposito doppiofondo, avevano rinvenuto e sequestrato 680 chilogrammi di cocaina, suddivisa in panetti da un chilo e cento ciascuno.

L’imbarcazione, partita dal porto di Napoli a febbraio del 2014, aveva raggiunto il Venezuela per poi fare rotta verso la Spagna ove era stata intercettata dalla Polizia. Nella circostanza del sequestro della droga erano stati arrestati gli skippers, i fratelli Andrea e Francisco L., rispettivamente di anni 66 e 68, ed il cittadino italiano D. M. Bartolo, di 46 anni, originario di Castellammare di Stabia ma da anni residente a San Giustino (PG).

La droga sequestrata, che sarebbe stata successivamente destinata all’Italia, avrebbe avuto un valore di oltre 115 milioni di euro una volta immessa sul mercato degli stupefacenti.

I successivi approfondimenti investigativi disposti da questa Direzione Distrettuale Antimafia hanno consentito di individuare uno strategico canale di approvvigionamento di droga che consentiva di saturare ampie fette del mercato di cocaina nel territorio nazionale. In tale contesto si è accertato come le holdings di narcos abbiano avviato il trasporto di ingenti partite di droga, in particolare cocaina, acquistate in nazioni dell’America latina, a bordo di imbarcazioni private in grado di trasportare fino a due-tremila chilogrammi di cocaina per volta.

Dalle investigazioni è emerso il ruolo strategico ricoperto, nel traffico di sostanze stupefacenti, dai soggetti oggi arrestati: i fratelli Raffaele e Giuseppe M., rispettivamente di 46 e 44 anni, insospettabili ed incensurati imprenditori originari di Castellammare di Stabia ma residenti a Scafati (SA), e D. S. Paolo, di 39 anni, originario di Torre del Greco e titolare di una rivendita di autovetture a Scafati.

Nel corso della mattinata odierna la Squadra Mobile della Questura di Napoli, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP di Napoli su richiesta di questa DDA, ha proceduto, altresì, al sequestro di beni mobili ed immobili del valore complessivo di circa 10 milioni di euro, riconducibili agli arrestati.

In particolare, sono stati sequestrati: compendio e patrimonio aziendale relativo a 2 società di costruzioni a responsabilità limitata, una tabaccheria ed una concessionaria d’auto, tutte situate tra Scafati, Torre Annunziata  e San Giuseppe Vesuviano; 
6 appartamenti ubicati nei Comuni di Scafati, Montecorice (SA) e Castellammare di Stabia;
1 villa ubicata a Scafati;
5 autorimesse ubicate a Scafati e Castellammare di Stabia;
4 depositi/locali commerciali ubicati a Scafati;
9 autoveicoli e motoveicoli;
18 c/c, fondi e depositi bancari;
vari appezzamenti di terreno siti in Pollica (SA), lungo la strada che da Acciaroli conduce al centro di Pollica, all’interno di una Riserva Naturale Paesaggistica.