di Simonetta Ieppariello
Davide, l'ultimo angelo nella terra dei tumori. Sette mesi di vita e la fine arrivata tra i dolori e la lotta di quel fagottino contro un male feroce e incurabile.
La chemio, i pianti, la morte. Benvenuti nella Terra dei Fuochi: «Qui succedono cose terribili».
Le istituzioni parlano di 5 bambini morti di cancro da ottobre a oggi in quel triangolo maledetto. Paesi in cui si incrociano carri funebri e cortei.
E in alcuni di quei carri la bara è piccola e bianca.
Dentro c’è il portato del dolore più forte del mondo: bimbi che non sopravvivono alle loro madri. Bimbi che si ammalano prima ancora di nascere. E sono tanti in quelli strade. Eppure si parla di cinque bimbi morti in tre mesi. Un dato perfettamente allineato alla media nazionale
E se fossero 14? Dati triplicati nelle terre dei veleni e la disperazione e rabbia di madri e padri, che vedono vite spezzate, bare bianche e manine strette nel dolore di chemio, interventi, ospedali e bimbi malati prima ancora di nascere.
Questi sono i dati reali, bimbi e giovani in carne e ossa, sorrisi spenti per sempre dal silenzio dello Stato da novembre ad oggi.
Si, 14 vittime in meno di tre mesi; una guerra
«Noi continuiamo a gridare per loro», ecco la nuova denuncia delle Mamme della Terra dei Fuochi. Come Tina Zaccaria, presidente dell’associazione Angeli Guerrieri nella Terra dei Fuochi. «Maria 4 anni per sempre ,Valentina e Raffaela di cui aspettiamo l'età per aggiungerla alla lista. Sono questi i nostri angeli. Un coro che canta nel cielo, come ha detto don Maurizio Patriciello.
Cari dottori la lista conta già 11 bimbi, a cui si sono aggiunti altri tre nomi, da novembre ad oggi
Non 5 come da voi affermato per rassicurarci. - Spiega Tina -.
Quando ci aiuterete a salvare i nostri figli????
Vogliamo credere alla vostra buona fede ma perché abbiamo visibilmente sensibilmente dati così diversi rispetto ai vostri?
Anche quando finalmente avremo un registro tumori infantile dal Pausillipon come faremo a fidarci!?
Perché? Perché? Perché?
Erano figli di tutti,questi bambini!»
Davide Ricciardi, 7 mesi per sempre
Simone, 12 anni per sempre
Tonia, 4 anni per sempre
Sara, 12 anni per sempre
Rocco, 12 anni per sempre
Mariana, 7 anni per sempre
Maria,4 anni per sempre
Luigi, 9 anni per sempre
Italia, 10 anni per sempre
Giuseppe, 12 anni per sempre
Raffaella, bimba per sempre
Valentina, 17 anni per sempre
Francesco, 18 anni per sempre
Ciro 11 anni per sempre
Eccola la lista che appare sulla pagina social dell’associazione che racconta un diario di vite terribili.
«Qui si sopravvive - racconta Stefania Pirrella, con la sua Ginevra in braccio che di anni ne ha solo 4 e lotta da quasi tre per quel maledetto cancro al cervello -».
“Davide è morto. La sua vita è stata una meteora. Se ne è andato a sette mesi. Sette mesi appena. Il cancro ha devastato quel fagottino prezioso e fragile. Era di Acerra. Piangiamo".
Cosi Don Maurizio Patricielloaveva raccontato l'ennesima tragica morte.
Sara di anni ne aveva solo 12 ed è mota a Chiaiano poche ore prima di Natale. Aveva detto alla mamma: non voglio morire all’alba di quel giorno. “Sara è morta. Il cancro non ha avuto pietà della sua giovanissima età. Aveva 12 anni, Sara. Abitava con i genitori nei pressi di Chiaiano”. Così ha finito di soffrire, commenta qualcuno. «I Nostri bambini, in cielo, sono diventati un coro. Un coro che loda Dio e condanna gli uomini». Tuona padre Maurizio Patriciello.
Un tumore alla testa ha portato via un’altra giovanissima vita nell’area nord. Si tratta di Mariana, appena 7 anni, di Afragola, nata nel 2009. La piccola, dal 2012, ad appena 3 anni, aveva iniziato a combattere contro un tumore alla testa che non le ha dato tregua. E’ stata operata ben 12 volte alla testa ed alla schiena ed è anche stata sottoposta a radioterapia a marzo del 2015. Gli interventi, purtroppo, sono risultati inutili e la piccola ha smesso di vivere due mesi fa.
Il 25 ottobre è morta Tonia. Il suo cuoricino si è fermato all’ospedale Santobono di Napoli e aveva solo 4 anni. Da due anni era malata di leucemia.
Tonia viveva a Melito con la sua famiglia: due giovani genitori e altre due sorelline, una più piccola e una più grande di lei.
I dati allarmano. La bonifica di queste terre non arriva. Il trend cresce anche nella fascia più ampia tra 0-14 anni. Un morbo che non risparmia nessuno. In una terra in cui i roghi tossici continuano ad imputridire l’aria e le discariche abusive avvelenano l’acqua e la terra.
Lo scorso 28 gennaio è morto Francesco Goglia, giovane 18enne della provincia di Caserta, dopo aver a lungo combattuto contro un male più grande di tutti, chiamato “cancro”, che da tempo gli aveva distrutto l’esistenza.
Sono solo alcune storie. Alcuni dolori. Ma non numeri, ma persone. In una terra in cui pare si nasca per morire sempre prima.