«Io, chiusa in una stanza dal profugo. Era nudo e si toccava»

Il racconto di Maria l'operatrice del centro accoglienza 62enne sequestrata dal 25enne nigeriano

Giugliano in Campania.  

 

di Siep

Una brutta avventura per la signora Maria operatrice di una cooperativa impegnata nella gestione di un centro accoglienza per profughi a Giuliano in Campania. Oltre ad essere stata chiusa in una stanza i un primo momento era trapelato, per fortuna notizia rivelatasi poi non vera, che quella 62enne fosse stata addirittura violentata da quel nigeriano di 25 anni. 

Ma nel raccontare la sua mattinata al cardiopalma precisa: «Non sono stata violentata. Quell'uomo mi ha chiusa in una stanza. il mio ufficio per l'esattezza, per poi denundarsi e mostrarmi i genitali».Tutto è successo in un centro accoglienza di Licola. Avrebbe chiesto, come già accaduto altre volte, i suoi documenti e si sarebbe spogliato e avrebbe iniziato a toccarsi. «Sono almeno due anni che non faccio sesso con una donna» le avrebbe detto. Sono servite due ore per calmarlo.

In quella stanza per iniziare a calmarlo c'è restata proprio Maria. La 62enne è stata brava a non creare altra tensione. Con furbiziaè riuscita a passare un bigliettino alla collega dicendole di chiamare subito i carabinieri.

Il migrante è stato quindi arrestato. La vittima, intervistata, ha smentito le violenze. Nei guai è finito un 25enne nigeriano, per il quale Matteo Salvino leader della lega nord ha proposto la castrazione chimica.