«Ha ucciso Chicca e violentato le mie sorelline. E' un lupo»

I racconti in aula delle piccole del Parco Verde. Sono le figlie di Marianna Fabozzi

Accuse pesantissime contro Raimondo Caputo in aula. La ricostruzione e il narrato della psicologa che ha assistito le piccole. La tragedia di Fortuna: ieri la quarta udienza

Caivano.  

 

di Siep

Si confidava con le psicologhe della casa-famiglia dove era insieme con le due sorelle più grandi e, parlando dell’imputato di Titò, il presunto orco, lo definì un mostro. Ieri la quarta udienza del processo per la morte di Chicca Loffredo, la piccola che sei anni fa morì, dopo essere stata scaraventata giù dal sesto piano di un fabbricato del Parco Verde di Caivano.

La più piccola delle figlie di Marianna Fabozzi raccontava alla psicologa che ieri ha riferito in aula. La mamma quando la piccola lamentava i dolori di quegli abusi l'avrebbe rassicurata dicendole che sarebbe passato tutto” e che doveva stare zitta. Sarebbe stata costretta a guardare film porno e ad assistere a rapporti sessuali tra sua madre e Caputo. 

Sono alcune delle circostanze riferite dalla psicologa – interrogata come teste - della  casa famiglia per minori di Afragola (Napoli) dove erano state trasferite le tre bambine, figlie di Marianna Fabozzi, imputata al processo per la morte di Fortuna Loffredo, abusata e uccisa nel parco Verde, per la cui morte è accusato Raimondo Caputo, detto Titò.

Dal racconto delle tre bambine l’inferno e gli orrori nella casa di Marianna e Titò, orchi veri o presunti. La più grande raccontò che Titò aveva ucciso Fortuna ed aveva violentato le sue due sorelle. “Titò è un lupo” aggiunse la bimba. 

Dal canto suo in aula oggi per la quarta udienza del processo Caputo ha negato di aver mai commesso abusi. Il processo  riprenderà il 10 gennaio.

Racconti dall’inferno del Parco Verde quelli restituiti in aula dalla psicologa che ha assistito le tre figlie di Fabozzi. «Tito ha ucciso Fortuna, ha violentato me, la mia amica e le due mie sorelline. Lui è un lupo. E oggi ho anche paura di mia mamma (Marianna Fabozzi ndr) che non ha fatto niente per evitarci tutto questo male. Per me, mia mamma è morta». Ha detto la più grande delle tre sorelline.