VIDEO | Così ha spezzato il collo al figlio di tre anni

Strage familiare a Frattaminore. Gennaro 50enne disoccupato uccide figlio e moglie. Poi si impicca

Frattaminore.  

Ha spezzato il collo al figlio di soli tre anni, lasciandolo nel letto senza vita. Qualche istante prima aveva tolto la vita a sua moglie, la 40enne Catia Perrotta, fracassandole il cranio con un oggetto contundente. Poi, l'ultimo atto della terribile e forse premeditata strage familiare.

Gennaro Iovinella, 50enne disoccupato di Frattaminore, si è impiccato nell'androne del palazzo di via Liguori dove si erano trasferiti da qualche mese. Dolore e strazio, rabbia ed incredulità, nel comune napoletano per una tragedia per certi versi annunciata. La coppia si stava infatti separando. A breve ci sarebbe stata l'udienza dinanzi al giudice. Nonostante ciò, i litigi erano frequenti. E a nulla era servita la nascita di quel figlio inaspettato. Pare che la donna avesse confidato ad alcuni conoscenti - e addirittura alle forze dell'ordine - che voleva andare via da casa «perchè vedeva suo marito cambiare in modo preoccupante giorno dopo giorno».

Circostanze che ci vengono confermate anche da Don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde a Caivano, che però vive a Frattaminore, poco distante dall'abitazione di via Liguori dove Gennaro ha massacrato sè stesso e la sua famiglia. «Non li conoscevo personalmente, sono però amico di chi gli aveva fittato casa - ha raccontato il sacerdote ai microfoni di OttoChannel 696 - Ad aprile ci sarebbe stata l'udienza per la separazione. Ciò nonostante, continuavano a condividere la casa. Quattro mura domestiche che si sono rivelate fatali. Bisogna accorgersi prima dei segnali che comunque c'erano».

L'uomo non ha lasciato alcun biglietto per spiegare le ragioni del suo gesto. A dare l'allarme alla polizia, un vicino di casa, che ha visto il corpo senza vita dell'uomo. Sul posto sono al lavoro da questa mattina gli agenti della polizia scientifica, mentre in via Liguori si è radunata una folla di persone, amici e vicini della coppia, originaria della vicina Frattamaggiore dove la donna, Catia Perrotta, ha lavorato come commessa.

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Faro