La sentenza è firmata dal giudice Egle Pilla. Diciotto anni di carcere per Paolo Pietropaolo, il 40enne che il primo febbraio scorso, a Pozzuoli, diede fuoco a Carla Caiazzo, la ex fidanzata incinta all'ottavo mese della loro bambina, sfigurandola per sempre. La Procura aveva chiesto 15 anni di reclusione per tentato omicidio e stalking. Ma non solo. Pietropaolo dovrà pagare anche i danni: 250mila euro per Carla e 50mila per la piccola. Altri 25mila euro è la somma che dovrà versare all'Associazione «La Forza delle donne» che si è costituita parte civile. L’uomo è stato condannato anche all'interdizione dai pubblici uffici e alla sospensione potestà genitoriale. Nei giorni scorsi Carla ha chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di farsi promotore presso il Parlamento per introdurre il nuovo reato di "omicidio di identità".
Questa mattina c'era stato un ultimo colpo di scena nel processo con il messaggio whatsapp del 30 gennaio, due giorni prima dell'aggressione: "Dove sei? Questa donna non mi trasmette più nulla, temo che la bimba soffrirà, colpa tua...colpa di nessuno. Per dimenticare riscaldai la vecchia minestra". Il messaggio, inviato da Pietropaolo a una ex con cui in passato aveva avuto una relazione