Domenica 6 novembre, alle ore 18, in via Orazio a Qualiano, la cerimonia di consegna dell’immobile confiscato alla camorra, che apre le porte alle donne vittime di violenza. Alla manifestazione, che darà ufficialmente il via alle attività di accoglienza di “Casa Betania”, prenderà parte Monsignor Angelo Spinillo alla guida della Diocesi di Aversa, oltre al sindaco De Luca, l’assessore Biancaccio e tutti i componenti dell’Amministrazione, oltre a rappresentanti militari e civili.
Arriva dunque a conclusione definitiva il percorso di riscatto di un’abitazione di Qualiano, sottratta ai clan e che il Comune ha affidato in comodato d’uso gratuito per 30 anni alla Parrocchia Maria Santissima Immacolata. Il contratto tra il Comune di Qualiano e don Francesco Martino, per la Parrocchia, è stato firmato lo scorso luglio.
«Sono sempre più convinto che come Amministrazione abbiamo fatto un atto forte e concreto, per dare una reale risposta a quelle donne che, in situazioni di violenza domestica, perdono ogni riferimento sociale e di assistenza», ricorda il sindaco Ludovico De Luca. «In questo spazio - aggiunge - troveranno assistenza, conforto e persone compenti che le sapranno ascoltare ed instradare, per nuovo percorso futuro».
A “Casa Betania” le donne maltrattate, che hanno bisogno di sostegno immediato, potranno trovare vitto ed alloggio oltre al supporto di due psicologhe, un medico ed un avvocato. Il tutto in accordo e sinergia con i Servizi Sociali del Comune di Qualiano, che segnaleranno i casi. «Avere la possibilità di un luogo dove essere accolte, darà forza a tante donne che subiscono soprusi e violenze e che, non avendo alternative, non sanno come venire fuori da situazioni familiari da cui vorrebbero scappare», sottolinea Valentina Biancaccio, assessore alle Pari Opportunità. «Sono certa - prosegue - che “Casa Betania” diventerà punto di riferimento per tutto il territorio e come componente di questa Amministrazione, sento che abbiamo fatto una cosa molto utile, per tutta la comunità».
Proprio per concorrere al fine sociale, il Comune si farà carico di pagare tutte le utenze, mentre la Parrocchia provvederà alla manutenzione ordinaria e straordinaria di “Casa Betania”, luogo biblico dove Gesù aveva degli amici con cui si incontrava spesso e dove nascevano dialoghi e confronti.