Manca il personale della giustizia e in tribunale arrivano barellieri ed ex vigili. Non siamo nel campo dell'ipotesi poiché l'avvincendamento, in alcuni casi, è già avvenuto. Ad esempio, al Tribunale di Bari dove 11 lavoratori hanno preso servizio, smistati negli uffici in cui c'è carenza di personale. La decisione è frutto dell'intesa tra i ministeri della Giustizia e della Funzione pubblica che puntano a trasferire negli enti pubblici con carenze di organico il personale in esubero di altri enti, come le Province e la Croce Rossa. In ambito nazionale l'operazione riguarda un migliaio di persone. Molti prenderebbero servizio presso i presidi giudiziari della Campania. Ecco perché, da questa mattina, è scattata la protesta.
Protesta portata avanti da circa 70 cancellieri del Tribunale di Torre Annunziata. Lavoratori che si sono astenuti per un'ora dal servizio (dalle 11 alle 12) per manifestare il proprio malcontento. Una protesta pacifica e costruttiva, promossa attaverso un "girotondo" nel piazzale antistante il Palazzo di Giustizia di Corso Umberto I. Sit-in promosso in contemporanea con le manifestazioni in programma - in diverse altre città italiane e della Regione Campania - per dire no alla «surreale situazione, creatasi nelle cancellerie dei tribunali e nelle segreterie delle Procure, a seguito dell'attuazione delle procedure di mobilità volontaria e obbligatoria degli ultimi mesi».
Quasi nelle stesse ore, infatti, protestavano anche i dipendenti del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel casertano, con un'astensione durata dalle 8 alle 11. Anche in questo caso cortei e slogan contro la scelte del Ministero di immettere in servizio, anche con qualifiche di funzionario, personale in esubero, iscritto nelle liste di mobilità, proveniente da altre amministrazioni pubbliche, come la Croce Rossa, la Provincia e la Difesa.
Sia a Torre Annunziata che a Santa Maria Capua Vetere, la protesta è stata accompagnata dalla diffusione di un documento, distribuito in tutti gli uffici giudiziari, in cui si legge che «ai lavoratori del settore, ai quali da 20 anni è negata qualsiasi forma di progressione professionale, è stato imposto di accettare l'ingresso di personale proveniente da enti locali soppressi (Province, Croce Rossa, Istituto Commercio con l'Estero) inquadrato in profili professionali di elevata competenza specifica (cancelliere, funzionario e direttore) anche in assenza del titolo di studio previsto per tali figure professionali e con retribuzioni nettamente superiori a quelle dei giudiziari in servizio».
Chi sta prendendo parte alla protesta, lamenta, in particolare, una «disparità di trattamento riservata al personale giudiziario rispetto agli altri dipendenti della pubblica amministrazione»; il «mancato riconoscimento della professionalità acquisita nel corso degli anni” e “la scarsa considerazione dell'impegno profuso nel garantire la funzionalità degli uffici giudiziari nonostante la gravissima carenza di organico».
Entrando ancor più nello specifico della manifestazione pubblica, ecco cosa dicono ai microfoni di Otto Channel 696 i lavoratori del Tribunale di Torre Annunziata che questa mattina abbiamo intervistato...
Rocco Fatibene