VIDEO - Boscotrecase, il sindaco: linea dura contro i furbetti

In paese monta la rabbia dei cittadini verso chi non ha fatto il proprio dovere in Municipio

Boscotrecase.  

Sono iniziati ieri mattina, dinanzi al Gip del Tribunale di Torre Annunziata, gli interrogatori dei 23 dipendenti "fannulloni" del Comune di Boscotrecase, raggiunti da altrettante misure cautelari perché da mesi timbravano il badge per sè stessi ed altri colleghi, e subito dopo si allontanavano dal posto di lavoro. Immagini che hanno fatto il giro del mondo. Immagini che scuotono il sindaco Pietro Carotenuto, in carica da appena un mese e già alle prese con una difficile riorganizzazione della macchina amministrativa.

«Nei prossimi 5 anni - afferma il primo cittadino di Boscotrecase - almeno l'ottanta per cento dei dipendenti comunali andrà in pensione. Avevamo già una pianta organica ridottissima. Su questa pianta organica ridotta, ora va ad incidere questo provvedimento dove su 60 dipendenti 30 sono indagati e 23 a misura cautelare. Stiamo trovando molta difficoltà ad aprire gli uffici. In particolare, l'ufficio anagrafe e stato civile. Da due giorni i cittadini sono in fila per richiedere certificati e documenti, o per accedere a servizi necessari. Ringrazio i dipendenti onesti che ci stanno dando una mano ad evitare la chiusura facendo gli straordinari. Ad ogni modo, il Comune di Boscotrecase agirà con una linea durissima nei confronti di chi ha sbagliato, come adesso sta sfacendo già la magistratura».

Nel paese alle pendici del Vesuvio, intanto, monta la rabbia nei confronti dei furbetti del Municipio. Sentite cosa dicono i cittadini ai microfoni di Otto Channel 696.

 

Rocco Fatibene