«Speriamo sia ancora vivo, che non gli sia accaduto niente di brutto. Che altro possiamo dire? Se ha bisogno di aiuto, accenda il telefono e ci dica dove si trova: lo andiamo a prendere noi». E’ l’appello che lancia Giorgio, uno dei tanti familiari in apprensione per le sorti di Paolo Parisi, il 25enne di Liveri di cui si sono perse le tracce dal 12 giugno scorso. La famiglia ne ha denunciato la scomparsa. Angela, la madre del ragazzo, contattata telefonicamente, ci racconta della sua voglia di cambiare vita, di trovare un lavoro. Della decisione di salire a Corridonia, nelle Marche, a cercare fortuna approfittando dell’ospitalità della zia Felicia. Ma anche della delusione provata per non essere riuscito nell’impresa occupazionale.
Il 28 maggio scorso Paolo decide quindi di far ritorno a casa. La mattina del 12 giugno viene accompagnato dalla zia alla stazione ferroviaria. Previsto per le 9.30 il suo ritorno a Napoli. Ma Paolo alla stazione Garibaldi non arriverà mai. Da 10 giorni è scomparso nel nulla. I genitori, preoccupati, hanno presentato denuncia ai Carabinieri di Nola e sono tuttora in corso le ricerche. Dai primi accertamenti è emerso che Paolo Parisi, nel pomeriggio di domenica 12 giugno, giorno della sua scomparsa, si trovava a Rimini dove è stato fermato alla stazione dai Carabinieri per un normalissimo controllo. A Liveri, intanto, cresce la preoccupazione per le sorti del giovane che, pur avendo alle spalle un passato difficile caratterizzato dalle ristrettezze economiche della famiglia e dal carcere per una serie di reati minori, era comunque conosciuto e benvoluto da tutti. Ecco cosa dicono di lui i suoi concittadini.
Rocco Fatibene