Faito, turismo a rischio: "Ora navette ed eventi sulla montagna"

La richiesta del consiglio comunale che scrive alla Regione per garantire i collegamenti

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Si pensa a un biglietto unico (treno + autobus) che da Vico Equense porti i turisti fin sopra alla cima del Monte Faito

Castellammare di Stabia.  

La tragedia della Funivia del Faito ha impresso una  ferita indelebile nella comunità stabiese, ma il sequestro e il blocco dell’impianto per consentire agli inquirenti di proseguire le indagini, sta avendo un impatto inevitabile purtroppo anche sui flussi turistici della città di Castellammare di Stabia. 

Per questo il consiglio comunale di Castellammare ha chiesto con una nota alla Regione Campania «di attivarsi, nell’immediato, presso l’Eav affinché siano istituite navette dirette da Castellammare di Stabia verso il Monte Faito, in modo da garantire un collegamento rapido e funzionale».

I consiglieri comunali stabiesi chiedono «Una misura temporanea, ma fondamentale per dare un sostegno concreto all’economia del territorio ed evitare che l’assenza della funivia possa mettere definitivamente in ginocchio le attività commerciali, ristorative e ricettive presenti nella zona» scrivono i membri dell'assise cittadina, con il sindaco Luigi Vicinanza.

Si pensa a un biglietto unico (treno + autobus) che da Vico Equense porti i turisti fin sopra alla cima del Monte Faito. Tra le richieste di Palazzo Farnese c'è anche l'avvio di «un confronto serio e costruttivo con la Regione Campania e la Città Metropolitana di Napoli, affinché siano garantite le risorse necessarie per un piano strutturale che includa la messa in sicurezza della viabilità, il ripristino degli impianti e la valorizzazione dell’intera area». Partendo dal restyling di via Quisisana.

Ecco il documento dei consiglieri comunali di Castellammare di Stabia 

"Azioni tese al rilancio del Monte Faito a seguito della tragedia della Funivia. La tragedia che ha colpito la Funivia del Monte Faito ha lasciato un segno profondo nell’intera comunità di Castellammare di Stabia. Questo è il momento della responsabilità e dell’impegno. Questo è il tempo della coesione, non della divisione. È il tempo della concretezza, non della polemica. Il nostro ruolo, di amministratori della città, ci impone di trasformare questo momento di riflessione in un’occasione di ripartenza, unitaria e concreta, per tutta la città. Il dolore è ancora forte e presente. Il nostro pensiero va, con rispetto e partecipazione, alle famiglie delle vittime. Ma oggi, come comunità, siamo chiamati a reagire, a stringerci attorno ai valori che ci uniscono e a guardare con responsabilità e visione al futuro del nostro territorio. Siamo certi che le autorità competenti proseguiranno con rigore nel loro lavoro di accertamento delle responsabilità. Ma noi, come istituzioni locali, abbiamo il dovere di aprire una nuova fase fatta di ascolto, di progettualità e di impegno collettivo. Monte Faito rappresenta una parte fondamentale del patrimonio naturale, culturale e identitario della nostra città. È nostro compito restituirgli dignità, sicurezza e piena accessibilità. La rinascita del Faito — e con esso, della città intera — deve partire da un nuovo senso di responsabilità condivisa. Il Consiglio Comunale si farà promotore di un confronto serio e costruttivo con la Regione Campania e la Città Metropolitana di Napoli, affinché siano garantite le risorse necessarie per un piano strutturale che includa la messa in sicurezza della viabilità, il ripristino degli impianti e la valorizzazione dell’intera area. Inoltre, si chiederà alla Regione Campania di attivarsi, nell’immediato, presso l’EAV affinché siano istituite navette dirette da Castellammare verso il Monte Faito, in modo da garantire un collegamento rapido e funzionale. Una misura temporanea, ma fondamentale per dare un sostegno concreto all’economia del territorio ed evitare che l’assenza della funivia possa mettere definitivamente in ginocchio le attività commerciali, ristorative e ricettive presenti nella zona. Questo percorso dovrà essere condiviso con i cittadini, le associazioni, le imprese e tutte le forze vive del territorio. Solo attraverso una visione comune potremo trasformare il dolore in energia, e il silenzio in voce collettiva. Castellammare saprà rialzarsi. Insieme. Con coraggio, determinazione e amore per la propria terra".