Si terrà domani, lunedì di Pasquetta, alle ore 12, una messa di suffragio per ricordare le quattro vittime della tragedia della funivia del Faito, avvenuta giovedi scorso. La cerimonia si svolgerà nel Santuario di San Michele Arcangelo, simbolo spirituale del territorio, e sarà officiata dal rettore, don Catello Malafronte.
A perdere la vita nell’incidente sono stati Carmine Parlato, dipendente dell’EAV, Janan Suliman, farmacista di origine araba con cittadinanza israeliana, e i coniugi inglesi Graeme Derek Winn e Elaine Margaret Winn. Gravemente ferito il fratello di Janan, Thabet Suliman ancora ricoverato all'ospedale del Mare in prognosi riservata.
“Un momento di preghiera, silenzio e affidamento”, lo ha definito don Catello Malafronte in una toccante lettera aperta indirizzata alla comunità. Il sacerdote ha parlato di un dolore collettivo, definendo il Monte Faito come un nuovo Calvario, proprio nei giorni della Passione: “Siamo vicini ai familiari delle vittime e anche a coloro che sono riusciti a riabbracciare i propri cari. Cristo è risorto, non siamo soli”.
La celebrazione sarà un’occasione per stringersi attorno alle famiglie colpite e per rinnovare la solidarietà verso il personale EAV e tutti coloro che sono rimasti scossi da quanto accaduto.
Proseguono le indagini: al centro i sistemi di sicurezza della funivia
Nel frattempo, proseguono serrate le indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, con l’obiettivo di fare piena luce sulle responsabilità dell’accaduto. Il pool di magistrati guidato dal procuratore Nunzio Fragliasso sta concentrando gli accertamenti sulla manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, dell’impianto.
Tra i punti chiave dell’inchiesta, la mancata attivazione del freno d’emergenza a monte, mentre quello a valle è entrato regolarmente in funzione. Una discrepanza che potrebbe rivelarsi decisiva per comprendere la dinamica dell’incidente.
Sono già state ascoltate diverse persone informate sui fatti, e sono stati sequestrati alcuni dispositivi mobili per esaminare le comunicazioni tra personale, tecnici e amministratori. Ogni dettaglio è al vaglio degli inquirenti per stabilire eventuali negligenze o omissioni nella gestione dell’impianto.
Secondo fonti vicine all’indagine, i consulenti tecnici, tra cui il medico legale incaricato delle autopsie, verranno nominati solo dopo l’emissione dei primi avvisi di garanzia, attesi a breve. Mentre il Monte Faito si prepara al silenzio e alla preghiera, la comunità locale resta sospesa tra dolore e attesa. Una Pasquetta diversa, che unisce fede, memoria e la ricerca di verità.